Leao e Kalulu a testa alta. Tatarusanu incolpevole, serata da incubo per Dest (di Sandro Bocchio)
Si presenta allungandosi sul tiro velenoso di Mount, quindi manda in angolo una inzuccata di Thiago Silva: ed è solo l'inizio. Quelli del Chelsea spuntano da ogni parte, sui gol può fare poco.
In fase difensiva è un'anima in pena, con Chilwell e Mount che imperversano. Vedi il modo in cui si fa beffare per il cross del 2-0, ma non solo.
È l'unico a metterci fisicità e, soprattutto, presenza. Con una rincorsa a perdifiato chiude in area su Sterling, innescato da un appoggio sballato di Tomori.
Non è serata contro la sua ex squadra. Fatica nell'uno contro uno, si fa prendere in velocità, sbaglia le posizioni. Scatena il contropiede del Chelsea con un passaggio senza senso al 46' pt.
Il Chelsea non è l'Empoli e James non è Haas, con rispetto parlando. Sul 2-0 va poco convinto, pensando che l'avversario non riesca a recuperare quel pallone, trasformato nell'invito per Aubameyang. Sul 3-0 si avvicina a Tomori, nonostante il compagno gli indichi di chiudere su James, ed è punito.
Serata da capitano, serata di patimenti. Il ritmo del Chelsea non consente di ragionare, con aggressione ai rossoneri fin dalla loro area.
Rispetto a Bennacer ci mette più fisico, ma è pressoché impossibile venire fuori dalla tenaglia formata da Kovacic e Loftus-Cheek. Fatiche assortite in velocità.
Incassa subito un giallo che lo trascina progressivamente fuori del match. Avrebbe l'occasione per rientrarci, e con lui il Milan, ma alza clamorosamente a pochi passi dalla porta.
Non pervenuto, dopo un inizio in cui prova a far girare palla. Scherzato sul passo, soverchiato sul piano atletico, difettando pure di lucidità quando si presenta l'opportunità giusta. La conclusione ravvicinata è facile, lui la sporca quel tanto che permette a Kepa di intervenire e dare un senso alla propria serata. Non ce l'ha invece quella del belga, che al Milan cominciano ad aspettare come Godot.
Lui e Kalulu sono gli unici a uscire senza rimpianti da Stamford Bridge. Ogni accelerazione è una frustata sul fianco destro del Chelsea: Fofana lo contiene, Chalobah meno. Da una sua imbucata esce l'unica opportunità, sprecata malamente sull'asse De Ketelaere-Krunic. Poco contento al momento della sostituzione, comunque doverosa.
Lotta, picchia, si sbatte. Ma non arriva un pallone giocabile che sia uno. L'unica consolazione: gli applausi dei suoi vecchi tifosi al momento del cambio.
Vanno bene le tante assenze, va bene la forza di un Chelsea ritrovato. Però il Milan costruisce una sola azione da gol in tutta la serata e viene spazzato via su ogni folata dei Blues. Troppo poco e un campanello di allarme, tra la seconda sconfitta in tre gare e la Juventus che si presenta sabato.