La Redazione sabato 31 dicembre 2022, 08:14
I bianconeri non riescono ad andare oltre l'1-1 nell'amichevole dell'Allianz Stadium contro la formazione belga. Ora testa alla sfida di mercoledì alle 18.30 a Cremona
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SZCZESNY 5 Si scalda le mani con un paio di docili conclusioni nella prima mezz’ora, quindi il patatrac: un’uscita infelice a centro area favorisce il vantaggio dello Standard, una brusca torsione del collo lo costringerà ad accertamenti nelle prossime ore.
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Perin (1’ st) ng Una ripresa da spettatore non pagante: i belgi non ripartono, lui non fatica.
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DANILO 6 Ante o post Mondiale, il brasiliano si conferma perno fondamentale di questa Juventus: amministra dietro, rifinisce per Kean quando si spinge in avanti e garantisce un punto di riferimento per tutti i compagni. Unica macchia: la spizzata di testa che, beffarda, si infila nella porta difesa da Szczesny.
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Gatti (1’ st) 6 Una piccola sbavatura cui subito rimedia, per il resto disputa la frazione in cui i belgi portano meno pressione alla retroguardia bianconera.
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Rugani (1’ st) 6 Ha pochi minuti nelle gambe in stagione, quindi l’occasione è preziosa per rimediare: il test, però, nei secondi 45’ è poco probante.
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Huijsen (1’ st) 6.5 Vetrina d’eccezione per il talento del vivaio classe 2005: nel teatro dell’Allianz Stadium mostra personalità nella gestione senza frenesie del possesso e tempismo con un paio di ripiegamenti puntuali.
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AKÉ 5 Esame fallito in vista della ripresa a Cremona, per cui è in corso un casting sulla destra alla ricerca del sostituto di Cuadrado: troppo timido nel proporsi, impacciato quando ha davanti metri da aggredire.
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Barbieri (15’ st) 6 Un altro mattoncino nel suo virtuoso percorso di crescita: dà il suo contributo al generoso forcing finale della squadra.
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MCKENNIE 5.5 Morde le caviglie degli avversari anche senza il ciuffo ossigenato e ribelle, ma a conti fatti sono più le corse a vuoto che gli inserimenti utili alla manovra bianconera.
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Barrenechea (1’ st) 6.5 Mette insieme un’altra bella prova di ordine e di muscoli: fa sentire la propria presenze con il fiato e anche con le geometrie.
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MIRETTI 6 Parte con il piede pigiato sull’acceleratore, creando un’intrigante sinergia con Kostic sulla sinistra e centrando anche un clamoroso palo, ma in corso d’opera si perde un po’ per strada: rimanda ancora l’appuntamento con il gol e questo gli causa un’evidente mancanza di serenità per compiere la scelta giusta negli ultimi venti metri.
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Sersanti (25’ st) 6 Venti minuti abbondanti da raccontare, un giorno, ai nipotini: e non è detto che siano gli ultimi...
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KOSTIC 6 Ara la corsia di sinistra, su e giù per la fascia, per un’intera frazione, anche se parte forte e poi sfuma un po’: garantisce, in ogni caso, la consueta pioggia di palloni in area di rigore e a rimorchio per gli incursori.
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Iling-Junior (1’ st) 5.5 Sulla via del recupero dopo il lungo infortunio, in un’occasione sola salta l’uomo e raggiunge il fondo: serve ancora un po’ di pazienza per togliere tutta la ruggine accumulata negli ultimi due mesi.
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MILIK 6 Molto attivo su tutto il fronte, svaria con generosità come suo solito: negli ultimi sedici metri, però, pecca della necessaria cattiveria per iscrivere il proprio nome al tabellino.
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Soulé (1’ st) 7.5 La sua candidatura per una maglia da titolare alla ripresa a Cremona è sempre più forte: al di là della rete del pareggio su rigore, tiene sotto scacco la difesa dello Standard per tutta la ripresa, rinculando con continuità fino a metà campo per ricamare e rifinire la manovra.
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KEAN 5.5 Calamita su di sé tutti i palloni, ma troppo spesso si fa sorprendere in fuorigioco, proprio come nell’unica occasione in cui raccoglie un invitante assist dalla destra e gonfia – inutilmente – la rete degli ospiti.
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Compagnon (1’ st) 6.5 Si accende a guizzi, il più importante dei quali è quello cui conquista il calcio di rigore che vale il pareggio di Soulé.
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ALL. ALLEGRI 6 Raccoglie ancora una volta dai giovani le note più liete e a loro si affida, nella ripresa, per rimediare al vantaggio belga del primo tempo: davanti a sé ora ha cinque giorni per restituire brillantezza alla squadra e fluidità alla manovra dopo i carichi di lavoro degli ultimi giorni.
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