La Redazione venerdì 23 dicembre 2022, 08:23
Kostic, cross mondiali. Aké pure meglio. I voti di Fabio Riva dell'amichevole giocata ieri dai bianconeri di Allegri
Juventus FC via Getty Images
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Wojciech Szczesny
/Agenzia Aldo Liverani Sas
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Gatti 6.5 Parte impacciato e rischia persino di provocare un rigore per una entrata scomposta, mano a mano però prende confidenza e serenità dispensando lucidità e pacatezza al resto del reparto. Gioca tutta la partita, a dimostrazione che è in palla al punto giusto.
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Riccio 6.5 Bene, bravo... tris. Nel senso che il bis l’ha già fatto, ieri, riproponendo una prova sicura e tenace all’altezza di quella offerta a Londra contro l’Arsenal. Sta in un ruolo delicato a sufficienza, eppure non si scompone. Visto il tour de force che attende la squadra, potrà tornare assai utile strada facendo.
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Huijsen 6.5 Marca bene, arcigno, e pure il senso della posizine non difetta: come dimostra qualche buon anticipo. Non è un caso che a fine partita si becchi pure i complimenti - urbi et orbi - di Massimiliano Allegri. Barbieri (16’ st) 6 Si gode la prima partita dopo il rinnovo, dimostra che comunque se l’è meritato.
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Soulé 6.5 Anche nel primo tempo, che pure è quello in cui la Juventus è risultata più spenta e imballata, riesce a offrire qualche spunto interessante in fase di costruzione: salta l’uomo, cerca la giocata meno scontata. Peccato che non sempre porti a compimento i buoni propositi in termini di concretezza. In fase di non possesso, ci sono margini di miglioramento. Compagnon (16’ st) 6 Comincia a farsi vedere e a battere qualche colpo.
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McKennie 5.5 Gli spazi per gli inserimenti non mancherebbero, in teoria. Lui, però, ne approfitta soltanto sino ad un certo punto. Capita anzi di vederlo girare a centro campo senza una scopo ben preciso. Miretti (1’ st) 6 Porta un po’ di brio in un centrocampo che altrimenti risultava troppo prevedibile e statico, lento nella giocata. Non è ancora il MIretti da standing ovation della prima parte della stagione, ma offre comunque segnali invitanti.
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Locatelli 7 Ecco, se il centrocampo regge nonostante qualche titubanza generale di troppo, è grazie all’ex Sassuolo che sta in mezzo e governa con piglio. Qualche volta ci mette una pezza con entrate decise al punto giusto: un doppio intervento sulla linea di porta salva il punteggio nel primo tempo. Pure la fascia da capitano, ereditata all’uscita di Szczesny, non gli stona affatto. Nonge Boende (32’ st) ng
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Fagioli 5.5 Tutt’altro che impeccabile quando si tratta di impostare e smistare. Spicca un retro-passaggio corto all’indirizzo di Riccio che di fatto innesca una delle azioni più pericolose del Rijeka. Barrenechea (1’ st) 6 Offre un rendimento fatto di alti e bassi che comunque non tarpa la crescita dei bianconeri nella ripresa, anzi.
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Kostic 7 Probabilmente, il migliore in campo. Nonostante le fatiche mondiali e qualche acciacco con cui ha dovuto fare i conti anche in nazionale, appare determinato e volitivo. In corsia sinistra crea abbastanza scompiglio, soprattutto servendo traversono precisi e puntali che però Kean non sempre riesce a sfruttare nel migliore dei modi. Iling (1’ st) 6 Non brilla né conquista, questa volta. Ma verosimilmente patisce un po’ il cambio di modulo, che gli impone - da terzino - di pensare innanzitutto al non prenderle, più che a darle.
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Milik 6 Un po’ di stanchezza e appannamento tocca concederglieli. Come al solito si sacrifica, infatti, pur di mettersi in condizione di ricevere palla e legare i reparti di centrocampo e attacco, ma non riesce ad incidere in fase offensiva. Aké (1’ st) 6.5 Sbarazzino e brioso, diventa protagonista se non anche ispiratore di azioni interessantisisme. Suo l’assist per l’1-0 di Kean.
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Kean 6 Si sbrana due gol belli grossi nel primo tempo. Soprattutto l’occasione numero uno - quella che spreca mandando sopra la traversa da pochi passi e a porta vuota - non è esattamente degna di un bomber di caratura internazionale. Recupra, tuttavia, nella ripresa. All’insegna del: dai e dai, prima o poi la butto dentro. Mbangula (32’ st) ng
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All. Allegri 6 Per la sua Juventus, una vittoria non scontata e che fa morale giocando allegrianamente.
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