Rabiot show: recupera palloni, fa corpo a corpo, non si ferma mai, Di Maria piede fatato. McKennie macina chilometri. Male Szczesny sul gol del Maccabi Haifa (di Fabio Riva)
Gioca terzino in linea a 4 ma ha licenza di offendere e ne approfitta eccome. E' lui a innescare Vlahovic per il primo potenziale 1-0. Poi insiste, funambolico nei molti spazi che gli si aprono invitanti.
Chiude bene al 25', poi amministra la situazione con calma e lucidità finché negli ultimi minuti tocca darci dentro anche a sportellate.
Ormai è una regola non scritta ma inviolabile secondo il codice Maximo di Allegri: se non c'è Bonucci, là in mezzo ci va il brasiliano. Questione di carisma, di intelligenza tattica, di esperienza da trasmettere ai compagni.
Buon primo tempo e, in particolar modo, eccellente l’invito al 44' per Vlahovic. Peccato per quel fastidio muscolare alla coscia destra che lo costringe a uscire anzitempo.
Continua a svolgere i buoni compiti, equilibrati, del compagno sostituito.
Atteggiamento un po’ dimesso: gioca basso ed è troppo prevedibile. Non cerca mai la giocata, puntando sul passaggino comodo.
Recupera palloni, fa corpo a corpo, non si ferma mai. Firma il suo primo gol stagionale, preziosissimo. Non pago, pone il capoccione per il 3-1 che mette le cose in tranquillità. Allegri ringrazia ancora per quel no allo United.
E' marcato stretto, in teoria, ma sguscia bene senza troppe difficoltà. E' molto presente nel gioco, dà proprio l’idea di volerle provare tutte pur di prendere per mano la squadra. Per piede, anzi: fatato. Che palla per Rabiot! Geniale. Unica, verrebbe da pensare: non fosse che di lì a poco ne snocciola in quantità, tutte verticali e impensabili per i comuni mortali. Assist pure per il 2-0 di Vlahovic (ed il quasi 3-0 del serbo).
All'11 sfodera un diagonale preciso assai, ma trova Choen pronto. Altra occasione al 13': qui se la mangia proprio, a tu per tu con il portiere. Pare serata no, di quelle che riaprono dubbi e polemiche: invece l’ex viola è puntuale all’appuntamento con Di Maria, e il gol, per il 2-0. E realizza anche il potenziale 3-0, annullato per fuorigioco millimetrico, in cui è comunque da applausi per un movimento da attaccante scafato.
Si fa rimpallare malamente e di fretta una conclusione che poi innesca il gol del Maccabi. E ne sbaglia una invitante.
Parte fortissimo giocando rapido e facendosi trovare sempre nei posti giusti. Fraseggia bene con Vlahovic. Poi cala e saluta la compagnia.
Porta energie fresche.
Fa le cose semplici, a modo suo, e coglie risultati. Pare che pian pianino si stia effettivamente riprendendo la Juve.