La Juventus non vuole cambiare allenatore in questo momento. E lo continua a ribadire. Ma se la situazione precipitasse, quali allenatori potrebbero andare sulla panchina bianconera? Ecco il borsino di chi sale e chi scende
È libero dopo il licenziamento dal Chelsea. Ha vinto la Champions League del 2021 in finale contro Guardiola ed è considerato uno dei più moderni. Piace proprio per questo a molti tifosi della Juventus. Certo, qualche addetto ai lavori vicino alla Juventus fa notare che prima che riuscisse a capire il calcio italiano e le sue difficoltà rischierebbe di finire più in basso di Allegri. Dalla sua c'è il fatto di aver già preso il Chelsea in corsa, ottenendo ottimi risultati.
La dirigenza al momento non lo prende in considerazione sia come traghettatore che come tecnico con mandato più lungo. È molto amico di Andrea Agnelli, che lo stima, ma al momento viene valutato come tecnico della Primavera. La sua chiamata potrebbe essere legate a una situazione di autentica emergenza, ma finora i dirigenti non lo hanno messo in allerta. L'esperienza Pirlo, oltretutto, potrebbe essere un freno per lui.
Non è mai entrato veramente nei radar della dirigenza, anche in passato. Le recenti esperienze al Tottenham e al Paris Saint Germain non sono entusiasmanti nell'ottica di offrirgli la panchina di un club in difficoltà e da riorganizzare in tempi brevi
Ha un legame di vecchia data con Andrea Agnelli (era anche amico di suo padre Umberto) e i dirigenti della Juventus lo hanno sempre seguito con attenzione nel suo lavoro di allenatore. Anche se dopo l'esperienza alla Fiorentina è stato decisamente poco fortunato con il passaggio in Cina, la stagione difficile a Bordeaux, la fugace apparizione da ct della Polonia e quella al Flamengo. Arriverebbe a Torino con un curriculum macchiato da due risoluzioni e un esonero in meno di tre anni.
È il sogno di tutti, forse anche della dirigenza che in passato lo ha cercato. Ma Zizou in questo momento non è disponibile: sta aspettando la nazionale francese che, probabilmente, verrà lasciata da Didier Deschamps al termine del Mondiale. Ha rifiutato offerte milionarie dalla Premier, dove il Chelsea (e non solo) era pronto a fare ponti d'oro. Ha nel cuore il sogno di allenare la Francia e non ne fa una questione di soldi.
Se, come spera Zidane, lasciasse la nazionale a dicembre dopo il Mondiale, sarebbe libero. È un'idea? Ha allenato la Juventus in Serie B, ma poi ha sostanzialmente sempre fatto il ct. È legato all'ambiente bianconero, ha sicuramente una mentalità vincente e un modo di giocare adatto ai giocatori della Juventus. Non è mai entrato nelle liste di questa dirigenza bianconera e neanche di quelle del passato: difficile quindi stabilire un eventuale gradimento.
In passato è stato uno dei papabili a prendere la panchina della Juventus. Piace il suo stile e anche il suo calcio. Ha vinto molto nei club, ha conquistato l'Europeo con la Nazionale e ha un buon rapporto con il gruppo italiano della Juventus. Potrebbe lasciare la Nazionale in un momento di transizione e senza grandi obiettivi all'orizzonte.