I voti di Tuttosport ai bianconeri impegnati nella sfida contro il Genoa (a cura di Antonino Milone)
Miracolo! Dopo aver murato Inglese a Verona, silenzia le velleità del genoano Cerci. E il fatto che l'intervento del capitano non sia stilisticamente irreprensibile, conta poco: altro match da immacolato in cascina.
Ogni tanto perde di vista Pavoletti quando la punta rossoblù, chiusa nell'imbuto di mezzo, si decentra alla ricerca di spazi. Poi deve arrendersi per un grave infortunio al tendine d’Achille ed esce in lacrime. Rugani (18' st) 6 Bene, purché non si perda in lanci inutili “alla Bonucci”.
L'unica sbavatura combacia con una leggerezza che gli costa un'ammonizione del tutto evitabile. Verrebbe da dire: meglio che la sciocchezza non l'abbia fatta contro Higuain e compagni...
Come domenica a Verona, dimostra di trovarsi a suo agio anche sulla mattonella di centro-sinistra. Chiellini può riposare con calma.
Ha il merito di sbloccare il match dopo una mezz'oretta trascorsa al limite della sonnolenza, uccellando il fantasma di Izzo e provocando l'autogol di De Maio. Un paio di errori in appoggio dimostrano che la perfezione non è roba di questo mondo, ma è l'uomo partita. E tanto basta.
Il ginocchio malandato dalle botte incassate domenica a Verona frena Sturaro e riporta in campo il soldatino buono per tutte le stagioni. Non era titolare dal derby di fine ottobre e, in fondo, si vede: si adegua al ritmo insapore di una partita che si accende a fatica
Alla sesta partita consecutiva da titolare, il Principino sembra rifiatare. E' probabilmente colui che risente più di tutti l'assenza di Khedira, l'uomo ordinato e ordinante della mediana juventina
Non si contano le volte in cui, affrancandosi dalla “focosa” marcatura avversaria, libera il destro. La mira è difetto da correggere, anche quando da fermo strappa una punizione a Dybala pronto a scaricare il mancino alle spalle di Perin. L'irruenza genoana lo frena.
Esce toccandosi il pancino (fastidio intestinale: vomito e nausea le ovvie conseguenze di stagione) dopo 40 minuti di onesta presenza, senza squilli e qualche patema nella marcatura di Ansaldi. Alex Sandro (41' st) 6 Poco perforante in fascia, sta sulle sue
La 50ª presenza in campionato è tra le meno memorabili nell'esperienza bianconera dello spagnolo. Poco assistito, molto arruffone, abbastanza simile all'anatroccolo che fino a dieci giorni fa vagava per il campo a caccia del pallone buono. Zaza (9' st) 4 Manca il gol più rapido della sua carriera centrando Perin sotto la Sud: errore da matita rossa. Falcia Izzo in maniera del tutto insensata nel finale: il rosso ci sta
Gli basta meno di un istante per seminare il panico tra i piloni rossoblù: dribbling e sinistro secco, due tocchi e via. Allo Stadium segna sempre, stavolta si prende una pausa.
Piuttosto che schierare Hernanes e far scalare Marchisio, rigetta Padoin nella mischia. E la scelta si rivela rischiosa. Però centra la tredicesima vittoria di fila: è storia, a dispetto di chi vota lo show, sempre e comunque.