Ecco i voti dei bianconeri dopo la vittoria esterna contro il Carpi (a cura di Camillo Forte)
Ahi, Gigi, il tiro-gol di Borriello era sul suo palo, quindi parabilissimo. Poi lo frega Bonucci.
Non il fenomeno come altre volte, ma semplicemente la normale amministrazione. Anche lui paga, forse, la giornata pazzerella di Bonucci. Rugani (12’ st) 6 Bravo. Gli annullano anche un gol per fuorigioco. Fa il suo.
I suoi primi quindici minuti sono da incubo. Gli ultimi un disastro. Errori a ripetizione in partita, a partire da quello su Borriello che lo beve come un pivello. Può capitare. Una volta...
Sta talmente bene fisicamente che spesso avanza. Attento, preciso, a differenza del suo compagno Bonucci gioca più facile. Sfiora anche il gol di testa.
Fa benino quello che gli chiede Allegri. Fin troppo. Perché quasi mai salta l’uomo e preferisce servire il compagno più vicino. Mette lo zampino in occasione del primo gol. Lichtsteiner (38’ st) ng
Si vede che è frenato dalla paura di farsi di nuovo male, ma si vede anche che è un campione del mondo. Intelligente si fa sempre trovare. Alzi la testa e lo trovi vicino.
Impeccabile. Non è Pirlo, ma mantiene sempre compatta la squadra. Quando ha il pallone tra i piedi lo tiene e permette ai compagni di posizionarsi. Come facevano i registi di una volta.
Scintillante. Numeri di qualità, sta dentro il gioco. Quando spinge mette i brividi agli avversari. L’impressione è che stia crescendo sia come qualità sia come quantità. Di sicuro il suo valore economico è tornato alto e lui è sempre più legato alla Juventus. Diverte e si diverte. Buon segno. E ad inizio ripresa fa pure gol. Da campione. Peccato per quell’ultimo pallone perso nel finale.
Serve Mandzukic per il secondo gol. Attacca molto, senza perdere concentrazione in difesa.
Fenomeno. Sempre affamato di gol. Ne ha rifatti due. Nove reti in tutto, prima doppietta in Serie A. Sarà un caso, ma ora nessuno rimpiange Tevez e il merito è suo. Le due reti, oltretutto, sono state bellissime. Soprattutto la prima. La seconda di potenza e di testa. Insomma, fa tutto.
Meno brillante del solito, ma ci può stare, soprattutto perché il compagno Mandzukic ha spalmato gli avversari. L’argentino comunque apre varchi ai compagni che arrivano da dietro. Morata (24’ st) 6 Gli manca il gol per sbloccarsi.
Settima vittoria consecutiva, niente da dire. E nel finale tiene alta la tensione anche con il “lancio del cappotto”.