La Redazione giovedì 29 ottobre 2015, 09:16
I voti di Tuttosport ai bianconeri scesi in campo ieri sera contro il Sassuolo (di Fabio Riva)
/Agenzia Aldo Liverani S.a.s.
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BUFFON 5.5. Si limita ad osservare la sassata di Sansone che si infila potente in rete. Manco ci prova... Blocca facile facile un tentativo bis di Sansone dalla distanza. E per il resto, quasi inoperoso, non può far altro che imprecare.
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BARZAGLI 5.5. Torna titolare dopo un turno di riposo. E, nello specifico, torna a giostrare da... terzino centrale. Ciò che cambia rispetto al solito, però, è il livello di prestazione: Sansone si rivela osso più duro del previsto.
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BONUCCI 6. Gestisce bene la pratica Floccari (costretto ad arretrare per trovare spazi), peccato che tutt’intorno a lui succeda l’imprevedibile tra amnesie, falli ingenui e cartellini gialli.
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Out: Chiellini, espulso contro il Sassuolo, non sarà in campo sabato, mancando la sua 10ª presenza contro il Torino.
ANSA
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ALEX SANDRO 5.5. Vince il duello con Evra per una maglia da titolare; non altrettanto quello con Berardi per il predominio della zona centrosinistra bianconera. Costretto innanzitutto a difendere, le occasioni per puntare il fondo latitano. E lui fa poco e nulla per provare ad invertire l’andazzo.
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CUADRADO 5.5. Rieccolo in corsia, oggetto pure di indirette pungolature all’orgoglio da parte di Massimiliano Allegri («Per un periodo, all’inizio del campionato, a sentire certa critica, sembrava che la Juventus non potesse fare a meno di lui, ma poi...»). Lui ci prova a rispondere con spirito di sacrificio, innanzitutto: andando spesso a raddoppiare su Sansone. Ma i risultati stentano a vedersi, anzi. Stringi stringi, l’assenza di imprevedibilità (quella che il colombiano dovrebbe regalare) è una delle note maggiormente dolenti dei bianconeri.
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STURARO 5. Agisce sul centrodestra, a centrocampo, là dove solitamente giganteggia Khedira. Decisamente non riesce nell’impresa di non far rimpiangere il tedesco. Molle nei contrasti, timido al momento di proporsi in fase di possesso palla. Troppi passaggi sbagliati.
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LEMINA 5. L’attacco influenzale che in extremis ha costretto Marchisio ad alzare bandiera bianca, rappresenta per il francesino un’occasione per provare a mettersi in mostra. Pure troppo... Eccede nella foga: dopo neanche 20 minuti ha già un cartellino giallo sul groppone per intervento scomposto. Sulla coscienza, soprattutto, ha la punizione provocata gratuitamente al limite dell’area. Hernanes (37’ st) ng.
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POGBA 6. Vicinissimo al gol al 26’ con un tiro bomba che richiama Pegolo al vero e proprio miracolo. Al 4’ della ripresa gli si ripresenta un’occasione d’oro ma il tiro in velocità termina a lato. Trattasi tuttavia, solo, di sporadiche fiammate.
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DYBALA 5.5. Per la Juventus tutta non è serata, di conseguenza manco per lui. Abbandonato a se stesso sulla trequarti, viene imbrigliato dall’ottima organizzazione di gioco neroverde. Pochi guizzi, mai decisivi. Zaza (39’ st) ng.
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MANDZUKIC 5. Stanco e perduto, tra stop imprecisi e palloni giocabili che arrivano col contagocce. Acerbi e Cannavaro lo limitano. Allegri lo toglie con rassegnazione. Morata (14’ st) 5.5: Entra che la frittata e fatta, serebbe servito un miracolo.
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ALL. ALLEGRI 5. Scelte discutibili, quantomeno. Se l’influenza di Marchisio è un dato oggettivo di cui si può solo prendere atto, l’assenza di Khedira è una colpa grave, vista l’emergenza. Juve senza gioco e senza idee.
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