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Juventus, le pagelle: Mandzukic arranca ma segna da bomber

Khedira perno delle due fasi, Asamoah interno brillante (di Guido Vaciago)

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1 di 13 BUFFON NG Si potrebbe sottilizzare sul modo in cui calcia le rimesse dal fondo: l'unico gesto tecnico a cui è chiamato nei 95' contro l'Atalanta. Per il resto è spettatore.
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2 di 13 PADOIN 6.5 Ottimo e abbondante. Non è Barzagli, ma interpreta il ruolo di terzino in modo più ortodosso, anche se in fase di spinta offre leggeremente meno che in quella di copertura. E’ tornato il jolly utilissimo e affidabile in qualsiasi ruolo (tranne, magari, la regia...). 
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BONUCCI 6.5 Non commette errori, anche perché non ha molte occasioni per poterlo fare. Pinilla non vede la palla anche per merito suo, ma certamente
non è la partita nella quale mettersi in evidenza.
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4 di 13 CHIELLINI 6.5 Salvifico quando anticipa Pinilla che era pronto a deviare in rete un cross basso di Dramè. Un altro ottimo intervento su D'Alessandro. 
Federico Tardito/Ag. Aldo Livera
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6 di 13 KHEDIRA 6.5 Solido è sempre solido. Il problema è che nel corso delle partite sembra abbia perso un po' di precisione negli appoggi e nelle conclusioni. Resta, tuttavia, un perno intorno al quale ruotano fluide le due fasi. 
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7 di 13 MARCHISIO 7 Sta alla Juventus come il silicone nella ristrutturazione di un bagno. Sigilla qualsiasi fuga, impermeabilizzando la difesa. Si registra una crescita rispetto a Inter e Borussia in fase offensiva: il vicecapitano, infatti, staziona spesso sulla trequarti avversari contribuendo a creare pericoli. 
ANSA
8 di 13 POGBA 7 Non servono troppe parole se qualcuno si ricorda il Pogba delle scorse stagioni. Beh, è quello. Dinamico, preciso, micidiale nei controlli, ispirato nei passaggi, pericoloso nei tiri. Il problema non è "giocare facile" o "cercare il numero": Pogba deve fare il Pogba e quando l'interpretazione di se stesso è ispirata come ieri, ne escono prestazioni efficaci e divertenti. 
LaPresse
9 di 13 PEREYRA 6.5 Pochi minuti ma buoni, tendenti all'ottimo. E' il barbapapà dei trequartisti, perché in un attimo si può trasformare in attaccante esterno o mediano di copertura. L'infortunio muscolare tiene in ansia Allegri: magari non sempre si nota, ma Pereyra è la rotellina che può far girare meglio l'ingranaggio bianconero. 
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10 di 13 Asamoah (37' pt) 6.5: bentornato Asa! In tutti i sensi: come reale effettivo della rosa bianconera e come interno di centrocampo, ruolo che non copriva da anni, ma non si è dimenticato affatto. 
Federico Tardito/Ag. Aldo Livera
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Federico Tardito/Ag. Aldo Livera
12 di 13 MANDZUKIC 6.5 Si mangia due gol da arresto immediato nel primo tempo. Per fortuna la giustizia italiana è lenta e lui riesce a riscattarsi con il bel gol della ripresa che è una piccola gemma di tempismo, opportunismo e cattiveria. Per il resto rimane negli occhi ancora un po' di impaccio nei movimenti e nella partecipazione alla manovra. 
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ALLEGRI 6.5 La Juventus è fluida, ordinata e soprattutto incisiva: non servono 25 tiri a casaccio per certificare una buona prestazione offensiva, ne bastano 5/6, nel punto giusto e al momento giusto. La strada, per altro, è quella intrapresa con profitto contro Siviglia e Bologna, ma poi abbandonata contro Inter e Borussia (quando - ma potrebbe essere un caso - non c’era Dybala). 

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