La Redazione lunedì 28 novembre 2022, 09:11
L'ex Juve sblocca la sfida, il centravanti del Werder Brema fissa il risultato sull'1-1 finale. Luis Enrique e Flick la cambiano dalla panchina (di Giorgio Dusi)
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UNAI SIMON 6 Non proprio sicuro, rimedia alle incertezze anche con fortuna. Cresce nel finale di gara.
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CARVAJAL 6 Offre poco contributo all’attacco, pensa più alla solidità.
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RODRI 6 Retrocesso dalla mediana alla difesa, non sempre è a suo agio, ma la sua conoscenza superiore del gioco lo salva sempre.
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LAPORTE 6 Preciso quando deve trattare il pallone, poco fortunato in alcune situazioni.
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JORDI ALBA 7 Non spinge con costanza, ma sceglie sempre ll momento giusto per le sue avanzate. Attento al fuorigioco in più occasioni, l’assist è la ciliegina su una partita di alto profilo.
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Balde (37’ st) ng.
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GAVI 6 Pochi margini per mettere in mostra la sua tecnica per vie centrali, si concentra sullo spendersi bene difensivamente.
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Koke (21’ st) 6 Buona presenza.
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BUSQUETS 6.5 Con le sue lunghe leve e il suo innato senso del posizionamento arriva quasi ovunque. Alza e abbassa il baricentro dettando i tempi anche solo spostandosi in campo.
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PEDRI 6 Indiscutibile qualità, a volte gli manca la scelta.
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FERRAN TORRES 5 Spara a salve nelle due situazione in cui ha sul piede il potenziale vantaggio.
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Morata (9’ st) 7 Segna al primo pallone toccato. Dà verticalità.
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ASENSIO 5 Corpo abbastanza estraneo nel primo tempo. Molto meglio nella ripresa, ma manca il colpo del ko più volte.
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Nico Williams (21’ st) 5 Negli spazi che ha dovrebbe fare molto più male.
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DANI OLMO 7.5 La luce dell’attacco spagnolo, fa succedere qualcosa ad ogni pallone che tocca e tiene costantemente in allerta la difesa tedesca.
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CT LUIS ENRIQUE 7 La sua Spagna è la solita macchina perfetta, con un gioco corale e un imprinting molto chiaro.
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NEUER 6 Para quel che può, è meno preciso del solito palla al piede, avendo meno soluzioni di passaggio.
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KEHRER 6 Tiene bene botta nel primo tempo e gestisce un giallo complicato. Non capitola, ma aggiunge relativamente poco.
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Klostermann (25’ st) 6 In campo dopo tre mesi, non si scompone in un momento molto delicato del match.
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SÜLE 5 Tenere la linea dell’offside è un problema, come già visto contro il Giappone. Respinge tanti cross, ma è lentissimo nel reagire su Morata dentro l’area sul gol dell’1-0, macchiandosi ancora della responsabilità su una rete subita.
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RÜDIGER 6.5 Sempre ben posizionato. Il Var gli nega la gioia del gol.
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RAUM 6 Ha uscite palla al piede difficili, ma riesce a non sbandare, anche nell’uno-contro-uno.
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Schlotterbeck (42’ st) ng.
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KIMMICH 6 Prezioso su tutte le seconde palle, centralmente la Spagna sfonda poco anche per la sua presenza.
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GORETZKA 5.5 Troppo macchinoso quando riceve palla da fermo, va meglio nelle poche situazioni in cui riesce a farlo in movimento. Gli manca il guizzo, compensa solo con la fisicità.
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GNABRY 5.5 Sempre coi piedi sulla linea laterale, si propone e chiama palla coi movimenti, ma l’ultimo tocco, assist o tiro che sia, è sempre insolitamente un problema.
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Hofmann (40’ st) ng.
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GÜNDOGAN 6 Le solite intuizioni da top player, si muove tra le linee dando fastidio alla retroguardia. Gli manca un pizzico di precisione.
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Sané (25’ st) 6.5 Accende l’attacco, con lui in campo la squadra ha un’altra verve. Tutte le migliori occasioni nel finale passano dai suoi piedi e la sensazione è che potessero essere anche di più.
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MUSIALA 7 La Spagna prova ad ingabbiarlo circondandolo ogni volta che riceve palla, ma lui sa liberarsi come pochissimi altri. A tratti predica nel deserto dell’attacco tedesco. Manca l’opportunità di segnare, ma si riscatta con l’assist per il pari.
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MÜLLER 4.5 Costretto ad agire da riferimento offensivo e svolgere un lavoro spalle alla porta che non gli appartiene, inevitabilmente va in difficoltà.
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CT FLICK 6 Poche soluzioni sulle uscite e idee offensive piuttosto scarse. Al contrario del match d’esordio, stavolta a salvarlo sono i cambi. Nella sua Mannschaft c’è ancora poca coralità, ma si rivede un bagliore di personalità.
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