Gara di lotta e sacrificio per Richarlison, che ripaga Tite. Tra i serbi prove negativa per Mitrovic e per il centrocampista della Lazio (di Roberto Colombo)
Nel primo tempo ha la fortuna di assistere al match da una posizione privilegiata, non venendo però mai impegnato dal trio offensivo serbo composto da Tadic, Mitrovic e da Sergej Milinkovic-Savic
Bel duello da Serie A con Sergej Milinkovic-Savic: lo juventino riesce a mettere la museruola al laziale, uno degli elementi più pericolosi a disposizione di Piksi Stojkovic
Pasta di capitano: l’ex milanista, in collaborazione con Marquinhos, disinnesca la Serbia
Insieme al compagno di reparto Thiago Silva cancella Mitrovic, uno che alla vigilia qualche ansia alla difesa della VerdeAmarela la dava eccome...
Gran duello con Zivkovic. Al 15’ della ripresa centra il palo alla destra di Vanja Milinkovic-Savic con un gran tiro da fuori area
Chiamatelo ago della bilancia, definitelo equlibratore: il centrocampista del Man United funge da collante tra fase difensiva e offensiva oltre che fornire il solito numero monstre di palloni recuperati. Per non farsi mancare nulla timbra pure una traversa clamorosa a 10’ dalla fine
Garantisce ordine e intuizioni geniali al momento dell’ultimo passaggio: vedasi il cioccolatino che serve al 35’ a Raphina. Peccato che la punta del Barcellona si emozioni e calci debolmente.
Fred (30’ st) ng.
C’è e si vede. Ha voglia e non lo nasconde: è un pericolo costante per chiunque indossi la maglia rossa.
Antony (35’ st) ng.
Si mangia a tu per tu con Vanja una macrochance da gol al 35’ su invito delizioso di Paquetá. Peccato che il tiro gli esca molto più che fiacco. E il portiere serbo del Torino ringrazia. Si ripete, con lo stesso esito, a inizio ripresa: anche in quest’occasione gli manca sangue freddo e la Serbia accende un cero come ringraziamento.
Martinelli (42’ st) ng.
Tite gli dà fiducia al centro dell’attacco: il bomber del Tottenham lo ripaga con una gara di lotta e sacrificio. Al 18’ della ripresa è svelto e lucido nel deviare in porta, sottomisura, il tiro di Vinícius Júnior respinto da Vanja Milinkovic-Savic. Il 2-0, che serve al 18’, è un pezzo di bravura: controllo e cilena su cui i difensori serbi possono solo applaudire.
Gabriél Jesús (33’ st) ng.
Quando sale il suo livello di gioco, automaticamente sale il livello generale della Seleção. Il suo tiro, respinto da Vanja, regala a Richarlison il più facile dei tap-in. Si ripete al 29’: assist per la cilena di Richarlison che vale il 2-0.
Rodrygo Goes (30’ st) ng.
L’ennesima conferma: al Brasile di Adenor Leonardo Bacchi è complicatissimo fare gol. E se davanti hai fenomeni come Vinícius Júnior, Neymar, Richarlison e Rodrygo Goes predicare bel calcio diventa semplice semplice. E pure molto divertente, ma non per gli avversari
Si supera svariate volte per negare il vantaggio alla Seleção, è costretto ad arrendersi nella ripresa sul tocco ravvicinato di Richarlison
Gli tocca fronteggiare un cliente scomodo come Vinícius Júnior: annaspa
Fa a scarpate con Richarlison. Ne esce con le ossa rotte
Gli va meglio che al compagno di reparto, dato che a lui tocca Raphinha, meno incisivo del bomber del Tottenham
Forse preoccupato dalla vicinanza di Vinícius Júnior e Neymar non riesce mai a incidere.
Sfortunato: entra quando la Serbia s’abbassa e piglia 2 gol.
Prova a dare ordine: certo è che agire nella stessa zona di mostri come Casemiro, Paquetà e Neymar non è che ti faciliti proprio il compito, ma il granata non sfigura
Non incide
Se la gioca quasi alla pari fi nché non piglia un giallo che ne limita l’operato
Apporto pressoché nullo
Non si prende mai mezzo rischio
Chi l’ha visto?
Ectoplasmatico, ma mai servito.
Non fa mai paura alla Seleção
Maksimovic (39’ st) ng
Danilo lo annulla
La sua Serbia regge l’urto della VerdeAmarela solo per 62’, poi naufraga
Gara semplice, tre gli ammoniti