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Juve-Inter: Vlahovic non molla, Chiellini addio da grande. Le pagelle bianconere

Rabiot ci mette grinta e potenza, distrazioni fatali per De Ligt e Cuadrado
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1 di 17 Perin: resta
Juventus FC via Getty Images
2 di 17 Danilo, 30 anni: contratto da 4 milioni a stagione
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3 di 17 Morata - Ala sinistra
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4 di 17 De Ligt 4.5: Sfiora il gol di testa, si alterna con Chiellini nell'aggredire gli attaccanti dell'Inter, staccandosi dalla linea difensiva, per bloccare la principale fonte di gioco nerazzurra. Perfetto fi no al fi nale thrilling: prima, assieme a Bonucci, contrasta fallosamente Lautaro Martinez, abile a guadagnarsi il rigore del 2-2. Nei supplementari causa il penalty che riporta l'Inter in vantaggio dal dischetto
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5 di 17 Chiellini 6.5: L'assist migliore a Vlahovic lo fornisce lui in avvio con un anticipo di testa perentorio: una situazione studiata alla Continassa per stoppare il fraseggio dell'Inter e velocizzare le ripartenze. Il salvataggio sul traversone velenoso di Perisic che taglia tutta l'area vale come un gol. Esce stremato nel finale del secondo tempo e la Juve ne risente non poco. La sua storia in bianconero avrebbe meritato un finale con il lieto fine, ma quello che ha fatto in questi anni è storia e non si dimentica. Leggenda
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6 di 17 Arthur, arrivato dal Barcellona nello scambio con Pjanic, non si è mai inserito nel contesto bianconero: anche lui sembra fuori dai progetti futuri della Juve.
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7 di 17 Alex Sandro 6: Senza mezze misure. Nel primo tempo parte con un retropassaggio superficiale da bollino rosso che fa tornare in mente gli incubi dello svarione costato la Supercoppa nei minuti finali dei supplementari. A inizio ripresa è ancora protagonista, ma stavolta in positivo: suo il tiro dell'illusorio 2-1
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8 di 17 Pellegrini (1' pts) 5.5: Probabilmente entra nel momento peggiore della finale per i bianconeri e non riesce a scuotere i compagni
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9 di 17 Zakaria 5: Il cinquanta per cento del gol di Barella è merito dell'interista, l'altro cinquanta per cento è una compartecipazione di Cuadrado e del centrocampista svizzero, che tarda ad accorciare sull'avversario. Una dormita importante
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10 di 17 Locatelli (22' st) 5: Al rientro dopo la lunga assenza, non è al massimo e fatica a ritrovare le misure con i compagni
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11 di 17 Rabiot 6: Dopo un minuto si guadagna il boato del pubblico bianconero per un intervento in scivolata deciso, ma pulito. Si muove da area a area e ha quasi sempre la meglio nei corpo a corpo, come negli sviluppi di un calcio d'angolo in cui sfrutta tutta la sua fisicità per arrivare per primo su un pallone alto, poi trasformato in assist invitante per Dybala. Tra i pochi a salvarsi nel finale
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12 di 17 Cuadrado 4.5: È troppo molle, in occasione del primo vantaggio dell'Inter, nell'opporsi a Barella, che lo salta netto e senza doversi inventare grosse finte. Con l'infortunio di Danilo retrocede in difesa al posto del brasiliano: da ala a terzino di spinta. Ma anche nel 2-2 dell'Inter è leggero in marcatura, facendosi sfilare alle spalle Perisic
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13 di 17 Dybala 5.5: Nei primi venti minuti fatica a ricevere palla tra le linee. Ma al primo pallone pulito che gli arriva trova il tempo per liberare il sinistro: tiro troppo debole per sorprendere Handanovic. Il secondo tentativo è un rigore in corsa da dimenticare: cicca il pallone, che si spegne a lato. Mentre i maligni avranno iniziato a pensare alle solite cattiverie gratuite, la Joya rifinisce l'azione del 2-1. Ma poi va in riserva e si spegne
LAPRESSE
14 di 17 Bernardeschi 6: Prima titolare al posto di Morata a sinistra, come era emerso dalle prove della vigilia, poi con l'ingresso dello spagnolo trasloca sull'altra fascia. Sente che l'occasione è importante, anche in chiave futuro e rinnovo del contratto (la trattativa tra l'agente Pastorello e i dirigenti bianconeri prosegue), e ha subito un buon impatto sulla gara. Nel primo tempo è uno dei più pericolosi in dribbling, ma si fa apprezzare anche per qualche recupero ruvido, e nella ripresa serve immediatamente un pallone al bacio per Vlahovic
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15 di 17 Bonucci (22' st) 5: Dentro per il passaggio alla difesa a tre. Assieme a De Ligt commette il fallo da rigore su Lautaro Martinez che indirizza la gara verso i supplementari e verso la rimonta nerazzurra
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16 di 17 Vlahovic 6.5: Prima finale in campo da titolare con la maglia della Juventus e subito gol, come gli aveva predetto su Tuttosport alla vigilia il ct serbo Dragan Stojkovic. Alla fine, però, è una rete amara. Il 2-1, in cui c'è tutta la fame e la determinazione dell'ex Fiorentina, arriva dopo alcuni avvertimenti. Poco prima della mezzora prova i riflessi di Handanovic con diagonale violentissimo, ma il portiere interista risponde alla grande. Invece di innervosirsi, come spesso gli è capitato nell'ultimo periodo, il serbo carica se stesso, incita i compagni e alla fine si sblocca. Ma non basta
LAPRESSE
17 di 17 ALL. Allegri 5: Parte con il 4-2-3-1, poi dopo l’iniziale svantaggio varia in corsa il sistema di gioco fino al definitivo passaggio alla difesa a tre con l’ingresso di Bonucci. Nella ripartenza fulminea del 2-1 gli occhi del “Conte Max” valgono più di mille parole: esprimono tutta la soddisfazione - e forse anche un pizzico di goduria - per il contropiede perfetto e il ritorno al gol di Vlahovic. Dalla gioia alla rabbia: si fa prima ammonire dopo aver battibeccato con il vice di Inzaghi, e poi addirittura espellere. Come non gli è mai successo alla Juventus, ha perso le staffe e finito la stagione a “zero titoli”

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