La Redazione sabato 13 ottobre 2018, 16:14
Da Bari a Chiavari, passando per Roma, Madrid, Genova, le due sponde di Milano e Parma. Una carriera costellata di giocate sopraffini e "cassanate"?
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"L'unico rimpianto che ho è il comportamento avuto nei confronti di Riccardo Garrone: è stato un errore clamoroso, ho cercato di rimediare ma a distanza di anni non me lo perdono ancora" - 2 marzo 2015
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La lite con Conte. "Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che è stato squalificato per omessa denuncia" - 15 novembre 2012
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"Sergio Ramos, tagliati i capelli che mi sembri Renato Zero!" Ai tempi del Real Madrid
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Su Fabio Capello. "A Tarragona mi fa scaldare per tutto il secondo tempo con Ronaldo. Nello spogliatoio gli dico "sei un uomo di m...., sei più falso dei soldi del monopoli" - Dalla sua autobiografia
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"Ho rifiutato tre volte il passaggio alla Juventus. Lì vogliono solo i soldatini, sul binario, sempre dritti. Io devo andare dove mi pare anche se poi lo pago sulla mia pelle" - 15 ottobre 2012
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"Sono certo al 100% che non sbaglierò perché hanno creduto in me. Se sbaglio al Milan sono da manicomio" - 14 gennaio 2011
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"Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di merda" - Dalla sua autobiografia
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"Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il c... durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto. Non ce l’ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del Parma un giochino perfetto" - 27 gennaio 2015
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"Ma io per Allegri contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado" - 25 agosto 2012
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Su Adriano Galliani. "Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l'allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto" - 25 agosto 2012
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