Occhio Sinner, a Madrid trovi un altro Sonego: "Sulla terra derby inedito"

Contro Gasquet Lorenzo mostra notevoli miglioramenti: "Sarà un match divertente, mi ha battuto quattro volte di fila ma..."
Occhio Sinner, a Madrid trovi un altro Sonego: "Sulla terra derby inedito"© FOTO ANDREA ROSITO-AG ALDO LIVER


La banda italiana si fa in quattro, solo strumenti a fiato e a percussione, che poi il divertimento è tutto lì, correre a perdifiato in altura (neanche fosse facile) e percuotere con gran diletto le palline, suonandole agli avversari. Seguono spartiti diversi i maestri Arnaldi e Sonego, Cobolli e Darderi, mentre i mazzieri Musetti e Sinner, lui forse più abituato ai Musikkappellen che ancora girano tra i borghi dell’Italia di lingua tedesca, aspettano il loro turno per l’ingresso in scena. Ma le note alla fine si sommano, unendosi e confondendosi tra loro, e il pubblico ne segue il ritmo, batte le mani, partecipa. La banda suona per noi note italiane, che diventano simili a marce trionfali. “S’intrecci il loto al lauro sul crin dei vincitori”, canta il coro dell’Aida… Eppure, tutto va secondo logica. I sei italiani in secondo turno non fanno che rispettare le percentuali del momento. Il tennis di oggi ci appartiene nella misura del dieci per cento, lo dice la classifica. Il Masters 1000 di Madrid tiene bordone, ed è anch’esso al dieci per cento italiano, lo dice il tabellone.

Sonego affronta al meglio la "prova Gasquet"


Crescono con merito Sonny Sonego e il Matteo minore, Arnaldi, avanti entrambi senza eccessive stonature. Brilla maggiormente Sonego, del quale colpisce il notevole miglioramento rispetto alle ultime prestazioni. La “prova Gasquet” non è mai da prendere sotto gamba, ha ancora classe da vendere il francese per declassarlo con troppa fretta a cimelio di un’altra epoca. Ha 37 anni e ieri ha giocato la partita numero mille della sua carriera, ma ancora gode a mostrare di poter tenere testa a tennisti ben più giovani e atletici di lui, ed è sempre ammirevole nelle traiettorie che inventa con il rovescio acrobatico a una mano. Sonego ha però la ricetta giusta: potenti dritti a uscire e smorzate in quantità industriale. In nove minuti è già 3-0, avanti di due break. Il francese ha scelto una posizione troppo arretrata per contrapporsi alla sfuriata di Sonego. Due ace del torinese chiudono il primo set.

La cronaca del match: è trionfo azzurro


C’è un altro Gasquet, però, all’inizio del secondo. Se la gioca di fino e ha subito tre palle break per restituire a Sonny il 3-0 del set d’avvio. Ma il torinese tiene botta, attento a non regalare nulla che possa compromettere il match. La spinta dei colpi non viene meno, e tre palle break vengono cancellate senza ulteriori brividi. Piuttosto, è diventato più difficile, e rischioso, avventurarsi a rete. Infilato da due rovesci di Gasquet, Sonego accetta di giocarsela con maggiore parsimonia. Le stats sono ancora per lui, e alla fine rimarcheranno una supremazia netta da parte di Sonny, che chiude con 9 ace e 31 winners (13 gli errori non forzati) in deciso vantaggio sul francese, che resta senza un solo ace e segna un più asfittico 13/12 nel rapporto tra vincenti ed errori.
Il match si chiude all’undicesimo gioco, con un break che Sonny annuncia tramite un miracoloso passante di rovescio in lungo linea. Scosso, Gasquet gli offre due palle break, e alla seconda viene trafitto. Non resta che un ultimo servizio per raggiungere Sinner in secondo turno, e Sonego non se lo lascia sfuggire.

Sonego sfiderà Sinner: le parole del vincitore


«Sarà un match divertente, il nuovo derby. Siamo amici, ci conosciamo bene. Una partita che mi voglio godere. Lui ne ha vinte quattro di fila l’anno scorso, ma sulla terra battuta non ci siamo ancora affrontati. Vedremo come andrà a finire. Io mi sento in crescita, il rapporto con il nuovo coach, Fabio Colangelo sta dando i primi frutti, abbiamo lavorato a lungo apportando qui e là alcune correzioni. Questa partita con Gasquet, nella quale credo di aver mostrato una continuità che prima non avevo, non nasce per caso ed è un segnale molto positivo», dice con entusiasmo Sonny. Domani avrà elementi ancora più probanti per stilare la pagella prima di Roma e Parigi.

Arnaldi ritrova il sereno: la vittoria lo porta da Medvedev


Più preoccupato in avvio, Arnaldi ha ritrovato misura e ritmo solo dal decimo game del primo set, con un break che finalmente l’ha liberato dei brutti presagi che si stavano nascondendo tra i suoi pensieri. Veniva da un match giocato a strappi contro l’indiano Nagal a Montecarlo, e aveva bisogno di consolarsi con un buon risultato. Di fatto, gli è bastato prendere il comando del match, dopo nove giochi nei quali – pur senza riuscire a prendere il largo – l’australiano O’Connell era apparso più sicuro nella strategia, più centrato sul servizio e più sfrontato nella ricerca dei colpi a effetto. Ma sul 5-4 Arnaldi approfitta di un dritto sparacchiato da O’Connell per riportarsi sul 30 pari e subito dopo è chiamato a giocarsi la prima palla break del set. Gliene basta una, che chiude da metà campo su un altro regalo dell’avversario, sotto forma di un drop così mal giocato da allungarsi fino alla riga del servizio.
Lì cambia il match, Arnaldi rimescola le carte, tappa i buchi, ritrova il filo del suo gioco e non lascia più niente all’australiano. Sette giochi di fila portano il punteggio sul 6-4 5-0. C’è tempo per le ultime baruffe, ma Arnaldi ha ormai ritrovato colpi e sicurezza, e chiude con un ace sul secondo match point.
Pronto per la sfida con Medvedev? Forse sì... Il russo è avanti 2-0, Matteo deve calibrare meglio alcuni aspetti del suo tennis, in particolare certe avventate discese a rete, ma se mette in campo molto buon agonismo e scelte tattiche non esasperate, può creare problemi al russo, che potrebbe essere perfino felice di poter sgattaiolare da Madrid per allenarsi qualche giorno in più a Roma, dove deve difendere la vittoria di un anno fa.

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