(ANSA) - MADRID, 25 MAR - Accompagnato dalla sua legale, Ines
Guardiola, scortato dalla polizia l'ex calciatore brasiliano
Dani Alves, ha lasciato il carcere di Brians 2, a Barcellona,
dov'era rimasto negli ultimi 22 mesi detenuto per lo stupro di
una ragazza di 23 anni nella notte fra il 30 e il 31 gennaio
2022 nella discoteca Sutton di Barcellona. Un'aggressione
sessuale per la quale è stato condannato in primo grado il mese
scorso a 4,5 anni di carcere e al pagamento di 150.000 euro di
risarcimento alla vittima.
Alves non ha rilasciato dichiarazioni. Due ore prima, il
Tribunale di Barcellona aveva confermato che la difesa del
calciatore brasiliano aveva pagato la cauzione di 1 milione di
euro, e consegnato i suoi due passaporti - brasiliano e spagnolo
- come prescritto dalle misure cautelari per il ritorno in
libertà vigilata, in attesa della definizione del processo. Ed
ha ordinato al magistrato di turno la scarcerazione. Ad Alves,
che non potrà lasciare la Spagna, è stato imposto l'obbligo di
firma settimanale ogni venerdì in tribunale e non potrà
avvicinarsi a meno di 1 km dalla vittima dello stupro.
L'ex terzino del Barcellona, della Juve e del Psg, ha
impiegato più del previsto a racimolare il denaro della
cauzione, fissata dal tribunale mercoledì scorso - su richiesta
della difesa di Alves, dopo aver scontato un quarto della pena -
per la difficile situazione finanziaria, dopo la rottura del
contratto da parte del club messicano Pumas, all'indomani
dell'accusa di violenza sessuale. E per il sequestro dei beni a
seguito del procedimento avviato nei suo confronti dell'ex
moglie e madre dei figli.
La condanna a 4,5 anni di reclusione è la metà dei 9 anni che
erano stati richiesti dalla pubblica accusa, che si era opposta
anche alla scarcerazione dell'ex calciatore e ha annunciato
appello. Nel corso del processo, il brasiliano che inizialmente
aveva negato di aver avuto rapporti con la vittima, ha poi
sostenuto che erano stati consensuali, per poi ammettere la
violenza, affermando di essere stato alterato dallo stato di
ebbrezza.
Anche l'avvocato di parte civile, difensore della vittima, ha
annunciato ricorso in appello alla sentenza di primo grado e
alla libertà provvisoria del brasiliano, che potrebbe essere
pertanto revocata con un successivo provvedimento. (ANSA).
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