Renault presenta Drive the Future, il piano fino al 2022

Nei prossimi sei anni consentirà di realizzare un fatturato annuale superiore a 70 miliardi di euro un margine operativo di oltre il 7%, con un livello minimo fissato al 5% ed un cash-flow positivo ogni anno
Renault presenta Drive the Future, il piano fino al 2022

ROMA - Il Gruppo Renault ha annunciato il suo nuovo piano strategico Drive The Future, che copre un periodo di sei anni e consentirà di realizzare un fatturato annuale superiore a 70 miliardi di euro un margine operativo di oltre il 7%, con un livello minimo fissato al 5% ed un cash-flow positivo ogni anno. Drive The Future, inoltre, incarna la visione del Gruppo Renault: una mobilità sostenibile per tutti, oggi e domani. Il piano prevede un aumento delle vendite superiore al 40%, con oltre 5 milioni di veicoli venduti, rispetto ai 3,47 milioni del 2016.

Parallelamente verrà estesa la gamma di prodotti, compresi i veicoli commerciali e i nuovi veicoli elettrici a zero emissioni. Dalla recente Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ci si attende invece un miglioramento delle sinergie di ricerca e sviluppo e un aumento delle economie di scala a livello mondiale, preservando nello stesso tempo la disciplina finanziaria e la redditività che la contraddistinguono.

Drive The Future mette a frutto le basi costituite con l’ultimo piano del Gruppo Renault Drive the Change, che ha generato una crescita e un utile operativo record, potenziato le sinergie dell’Alleanza con Nissan, rafforzato le regioni, ampliato la gamma di prodotti e consolidato la leadership per i veicoli a zero emissioni in Europa. Entrando nel dettaglio del piano, è prevista la presentazione di ventuno nuovi veicoli, di cui tre inediti e lo sviluppo dei mercati cinese, russo, brasiliano, indiano e iraniano.

Parlando invece dell’Alleanza, sono attese economie dal comparto produttivo per 4,2 miliardi di euro, l’implementazione dell’80% di piattaforme comuni sui veicoli Renault, investimenti in ricerca e sviluppo per 18 miliardi di euro in sei anni, l’arrivo di quindici modelli a guida autonoma, compresi nuovi servizi di mobilità a richiesta e pubblica. Altri obiettivi, infine, sono la leadership nei veicoli elettrici e la mondializzazione della gamma dei veicoli commerciali leggeri.

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