La prossima generazione di Porsche Macan sarà elettrica. Dall’addio al Diesel sancito con il restyling di metà carriera si procederà nella direzione di un suv a batterie. Mettendo insieme le tessere del puzzle e ripescando la roadmap tracciata dall’a.d. Oliver Blume nel febbraio del 2018, sarà nel 2021 che vedremo su strada le prime Porsche elettriche sviluppate sulla piattaforma PPE.
Macan sarà tra i modelli che nasceranno su tale architettura, attualmete in fase di sviluppo congiunto con Audi. Se il futuro ormai alle porte, di Porsche Taycan e di Audi e-tron GT, nonché di Taycan Cross Turismo, poggerà sulle fondamenta della piattaforma J1, dal 2021 la produzione elettrica dei due marchi si svilupperà con sinergie (leggi, anche, riduzione di costi) frutto della Premium Platform Electric.
Lo stabilimento individuato dal Consiglio di Sorveglianza Porsche per la produzione di Macan elettrica è l’impianto di Lipsia. Dopo aver tenuto a battesimo il Cayenne nel 2002 e Macan dal 2013, la prossima tappa sarà all’insegna dell’elettrificazione, mobilità elettrica sulla quale Porsche investirà oltre 6 miliardi di euro entro il 2022 e prospetta, entro il 2025, di realizzare circa la metà dei propri volumi di vendita con un modello elettrificato.
Nascerà su una differente architettura rispetto a Porsche Taycan e la variante Taycan Cross Turismo, la prima attesa al debutto a fine 2019, la seconda a seguirla subito dopo, nel 2020. Con la berlina condividerà il pacco batterie da 800 volt, specifica che, in abbinamento allo schema di motogeneratori elettrici utilizzato da Taycan, contribuisce a tratteggiare un dna marcatamente sportivo per il primo prodotto elettrico del marchio.
Nel confermare l’impianto di produzione di Macan elettrica, Porsche ha riaffermato i tre pilastri tecnici sui quali svilupperà la produzione futura. Elettrico sportivo accanto alle soluzioni ibride plug-in e motori termici benzina sempre più efficienti.