Chiellini: «Io uno dei capitani, ci sono anche Buffon e De Rossi»

Il difensore e capitano della nazionale e della Juventus: «Ci sono tanti giocatori bravi, tanti giovani che magari posso aiutare con un po' della mia esperienza e dell'abitudine di giocare a certi livelli. Ho trovato tanto entusiasmo e tanto talento, non è vero che manca»

BOLOGNA - "Mi sento uno dei capitani di questa squadra, perché ci sono anche Daniele De Rossi che può dare il suo contributo quando occorrerà e Gigione (Buffon, ndr) che è ancora in attività. Spero di dare una mano a questa Nazionale dentro e fuori. Ci sono tanti giocatori bravi, tanti giovani che magari posso aiutare con un po' della mia esperienza e dell'abitudine di giocare a certi livelli. Ho trovato tanto entusiasmo e tanto talento, non è vero che manca. Bisogna crescere e bisogna farlo il più in fretta possibile". Lo ha detto Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale, in conferenza stampa a Bologna alla vigilia del debutto degli Azzurri di Roberto Mancini in Nations League contro la Polonia.



RITORNO BONUCCI - "Il ritorno di Bonucci alla Juve? Sono contento come amico, alla fine siamo tanti giocatori bravi - ha aggiunto il difensore bianconero -. Sono contento perché con lui ho condiviso tanti anni insieme ed è normale che giocarci tutti i giorni fa piacere. Con Leonardo da tanti anni viviamo in simbiosi, nel club e nella Nazionale, speriamo che finché non smetto io sarà così".

NON LASCIA - "La Nazionale non è una cosa che si può rifiutare o lasciare. Spero di essere utile il più a lungo possibile ma non sarò mai un problema per questo gruppo o questo allenatore. Spero di lasciare qualcosa in eredità, finché ci sarò darò tutto con grande gioia o grande entusiasmo". Lo ha detto Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale, in conferenza stampa a Bologna alla vigilia del debutto degli Azzurri di Roberto Mancini in Nations League contro la Polonia. "È stato un mix di emozioni il ritorno a Coverciano domenica scorsa. Non ero sicuro di tornare in azzurro in particolare per l'età - ha aggiunto -. L'ambiente che ho trovato dalla mattina di lunedì mi ha trascinato. In questi giorni si è respirato un clima sereno ma soprattutto di grande voglia di fare ed andare avanti, non guardando al passato". Il difensore ha poi spiegato che "non mi sono mai posto limiti. Sono contento di essere qui e di far parte di questo gruppo, se a ottobre non lo sarò perché ci sono altri che spingono sarò sereno e contento lo stesso. Non mi piace darmi delle scadenze, vivo alla giornata, le 100 presenze sono un pensiero ma non il mio pensiero. Posso anche finire a 96 o 97 ed essere orgoglioso del mio percorso, quello che sarà lo vedremo".

(in collaborazione con Italpress)

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