Torino: Mancini, come fai a non chiamare un Belotti così?

Il ct preferisce un altro tipo di attaccanti, ma in questo momento nessuno è più in forma del Gallo. Forse certe polemiche hanno lasciato il segno
Torino: Mancini, come fai a non chiamare un Belotti così?© Bartoletti

TORINO - Mancini, pensaci bene, non puoi trascurare Belotti in eterno. Perché in questo momento il Gallo è l’attaccante più in forma del campionato. Lo è da un po’, a dire il vero. Ma adesso si è messo pure a segnare. E’ forte, tosto, ha fisico, si sacrifica per il gruppo e non ha paura di niente. E’ vero, caro ct, che lei cerca una punta che stia lì davanti e dialoghi magari di fino con i compagni e queste caratteristiche il granata le ha meno di altri che lei ha in mente, ma si può anche cambiare. Pavoletti e Inglese, rispettosamente parlando, due che a lei piacciono (e che sono bravi, per carità), non sono del livello di Belotti che è tornato ad essere corteggiatissimo da tutti i grandi club e che il presidente Urbano Cairo non ha nessuna intenzione di cedere. Non vogliamo neppure pensare che tra lei e Mazzarri ci siano stati dei malintesi ai tempi interisti e che per questo motivo ne debba pagare pegno uno come il Gallo. Né crediamo che qualche scambio indiretto di battutine con Petrachi («Belotti dimostri al ct che si è sbagliato», disse il ds granata) e lo stesso Mazzarri, tra qualche messaggio subliminale di Cairo, abbiano lasciato scorie indelebili, tali da far ipotizzare improbabili ripicche nel ct che pure lasciò trasparire un pelo di irritazione. Ecco, proprio non vediamo il motivo per cui non deve essere convocato uno come l’attaccante granata. In caso di mancata chiamata si rischia di perdere credibilità: del resto in Nazionale, solitamente, non si chiamano i giocatori più in forma del momento, quelli che fanno gol (tre di Andrea in due partite, dieci dall’inizio di stagione) e che offrono le maggiori garanzie? Aspettiamo le sue scelte con grande curiosità.

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