Toro, Lukic non ce la fa: gioca Meité

Per il serbo guai al polpaccio. A centrocampo Baselli e Rincon
Toro, Lukic non ce la fa: gioca Meité© LAPRESSE

TORINO -. Fastidio al polpaccio sinistro. Giovedì pomeriggio Sasa Lukic si è fermato e oggi verrà sottoposto a un’ecografia. Difficile che possa scendere in campo domani a Frosinone. Peccato perché il giovane serbo, sempre titolare nelle ultime sei partite, aveva dato un contributo importante dimostrando di avere grandi qualità. Il suo posto verrà preso da Meité, che giocherà con Baselli e Rincon. Il venezuelano contro il Chievo è entrato nel finale: gli sono bastati otto minuti per cambiare il match. E’ in grande condizione fisica e dopo avergli concesso una giornata di (quasi) riposo, Mazzarri ora gli ridà il posto fisso. Che continuando così conserverà sino al termine della stagione. La sfida di domani sarà importante per Meité. Il francese, dopo un buon (anzi otallenatotimo) inizio di stagione, è calato alla distanza, tant’è che in più di una circostanza è partito dalla panchina. L’allenatore si aspetta che torni quello di un tempo neppure troppo lontano. Il suo calo, comunque, ha permesso a Lukic di diventare protagonista. Come si dice: non tutti i mali vengono per nuocere.

OLTRE CASTELLINI - Mazzarri non ne vuole parnumerilare. Li cancella dalla preparazione alla partita, ma i numeri che portano i record non possono essere dimenticati. Sirigu, per esempio, non subisce gol da 6 partite consecutive. Dopo aver battuto il record di imbattibilità che apparteneva a Castellini, ora il numero uno granata si appresta a scalzare un altro baluardo dei granata, toccando il mito del Grande Torino. Infatti, se la squadra dovesse mantenere la porta inviolata anche contro il Frosinone, arriverebbe a 7 partite di fila senza subire gol, eguagliando gli Angeli di Superga, che nella stagione 1945-’46 inanellarono una serie eccezionale di 7 gare senza gol. Ma non bisogna dimenticare i tre che stanno davanti a Sirigu: Izzo e Nkoulou, per esempio, formano una coppia eccezionale e a loro fianco Djidji (prima) o Moretti (ora) fanno sì che il reparto sia di ferro. Mazzarri sulla difesa ha lavorato fin dal ritiro di Bormio e i risultati lo confermano. E se Belotti e Zaza si metteranno a segnare, il campionato dei granata diventerà intrigante. Contro il Chievo i due hanno battuto un colpo importante, ma ora devono ripetersi. Così come Iago Falque, che contro il Frosinone partirà dalla panchina, ma che resta uno dei giocatori su cui Mazzarri punta molto: «Lo spagnolo sta bene - ha detto ieri il tecnico - e tornerà molto utile alla squadra». Magari contro il Bologna, che sfiderà il Toro dopo il Frosinone, presenterà il tridente. Su questo sistema ci sta lavorando da tempo e l’impressione è che il momento tanto atteso (soprattutto da parte dei tifosi) non sia poi così lontano.

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