Torino, Mazzarri: «Spal? Gara più difficile di quella con l'Inter»

L'allenatore granata chiede ai suoi giocatori grande concentrazione: «Dobbiamo fare il salto di qualità definitivo»
Torino, Mazzarri: «Spal? Gara più difficile di quella con l'Inter»© LAPRESSE

TORINO - "Per presentare la Spal comincerei dall'ultima vittoria che hanno riportato contro il Parma al Gardini, stadio anche difficile da espugnare. Sarà una partita difficile anche domani. Loro non hanno nulla da perdere". Così Walter Mazzarri, allenatore del Torino, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Spal in campionato. "Questa sarà una partita ancora più difficile rispetto a quella contro l'Inter. Dovremo rispettare ancora di più l'avversario, perché dobbiamo fare il salto di qualità definitivo. Anche oggi, in allenamento, quando li vedevo chiacchierare mi sono messo a strillare: voglio la massima concentrazione", ha aggiunto il tecnico granata.

ALTA INTENSITA' - "Il mio Toro ideale? Quello che ha battuto la Sampdoria, in grado di costruire azioni avvolgenti rimanendo una squadra equilibrata", ha spiegato ancora Mazzarri. "Nel calcio moderno è bello vedere la tecnica ma serve soprattutto organizzazione. Quindi parlare di tridente o coppia offensiva mi sembra inutile, rispetto a tutti gli altri concetti su cui punto io", ha aggiunto. "Zaza e Belotti sono due giocatori capaci di mettere sempre in difficoltà le difese avversarie,anche quando non vanno tanto al tiro. Alta intensità, pressing in grado di tenere la squadra opposta molto corta. Ora funzionano molto meglio, si cercano anche di più", ha ammesso. Tornando alla Spal, Mazzarri ha sottolineato che "loro sono abili nel gioco aereo, mettono tanti palloni dentro dalle fasce con un giocatore come Lazzari. Ma non solo lui, ci sono giocatori come Missiroli e Kurtic che possono metterci in difficoltà".

I SINGOLI - Capitolo singoli. "Nel nostro centrocampo ogni giocatore ha le proprie caratteristiche. Ma la fisicità di Meitè nella mia rosa non ce l'ha nessuno", ha detto Mazzarri. "Rincon è simile e può reggere l'urto. Non so cosa cambi con o senza Meitè, ci sono delle sfaccettature che cambiano un po' la squadra. Ma Lukic, per esempio, ha fatto benissimo con l'Inter", ha aggiunto. "Djidji è in forte dubbio, l'ho portato ma sono pronti anche gli altri giocatori in panchina, come Moretti e Bremer", ha spiegato Mazzarri. "Ansaldi deve cercare la sua migliore condizione fisica. Quando sta bene, può fare la differenza ovunque, che si parli di centrocampo o schierato sulla trequarti, come terzino e sulle corsie", ha detto ancora. "Sarebbe importante fare bene questa partita, ma non sarebbe una consacrazione definitiva. Bisogna fare vedere la prestazione vista contro l'Inter - ha concluso Mazzarri - anche contro una squadra dal profilo più basso. È una tappa importante della crescita, questo sicuramente, ma non definitiva. Perché poi avremo una sfida come quella contro l'Udinese e non potremo staccare nemmeno lì la spina".

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