Torino, cercansi nuove colonne

Moretti è all’ultima stagione poi rinforzerà lo staff tecnico. Mazzarri e Cairo già ci pensano
Torino, cercansi nuove colonne© Marco Canoniero

TORINO - Sesta stagione consecutiva in maglia granata. Emiliano Moretti, dunque, diventa un punto di riferimento di tutto il Toro di cui nessuno può fare a meno: compagni, allenatore e società. Essì, perché il giocatore è diventato un esempio in campo e fuori. Serio, silenzioso ma, credete, quando parla nessuno fiata. Mazzarri non si stanca mai di elogiarlo e portarlo come esempio. Il tecnico nel ritiro di Bormio, tanto per fare un esempio, lo aveva nominato suo assistente in campo. «Sì, proprio così - aveva spiegato l’allenatore -, con lui basta un’occhiata per capirsi. Quando il gruppo lavora e la fatica comincia a farsi sentire, Emiliano interviene sui compagni e li invita a stringere i denti, non mollare, superare l’ostacolo. Io lo guardo e capisco se tutto sta andando bene». Insomma, un feeling particolare tra i due, tant’è che al termine della stagione Mazzarri gli proporrà di entrare nel suo staff tecnico assieme a Frustalupi e tutti gli altri fedelissimi. Un segno di stima e fiducia incondizionata. Ma Moretti, dopo tutti questi anni passati al Toro, può diventare anche un uomo società come lo è stato Giacomo Franco (ricordate?) per tantissimi anni. E’ ben visto anche da Cairo e Petrachi, quindi il suo futuro dirigenziale è garantito. Spetterà poi al giocatore decidere se intraprendere la carriera tecnica (nello staff di Mazzarri) oppure quella dirigenziale (nell’organigramma societario).

LA GUIDA - Per adesso non ha ancora preso una decisione. Si sta dedicando anima e corpo al campo. All’inizio di stagione è partito titolare e, spesso, è stato uno dei migliori. Tutto questo è servito per far crescere gli altri nuovi, visto che nell’ultimo periodo Djidji ha preso il suo posto. Magari più avanti toccherà a Lyanco, oppure a Bremer, tutti centrali che stanno cercando di conquistare la fiducia di Mazzarri. E pure in questo Moretti ha il suo peso: durante gli allenamenti aiuta i ragazzi a crescere. Spiega loro i movimenti che chiede e vuole l’allenatore, li spinge a superare la sofferenza e a non demoralizzarsi se sino ad oggi non sono ancora riusciti a mettersi in evidenza. Insomma, da compagno si trasforma in tecnico. Con Mazzarri compiaciuto che lo osserva da lontano.

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