Torino, Zaza fa già festa: «E mi sono pure mangiato un gol»

Nel match vinto contro la Spal l'attaccante è entrato per Iago Falque: «Mi sono ambientato malgrado il ritardo. La concorrenza non mi spaventa». Ora va in Nazionale con Belotti e Sirigu

TORINO - Ha optato per la fantasia alle spalle di Belotti, Walter Mazzarri. Soriano è andato in posizione di trequartista, con Iago libero di partire da destra e accentrarsi e il 'Gallo' riferimento centrale. E così, se contro Roma e Inter aveva deciso per una mediana a 5 corposa e stretta, contro una Spal che tecnicamente ha valori inferiori ai granata l’allenatore del Toro ha scelto di alzare il baricentro. «Cambieremo in base all’avversaria, la soluzione con il trequartista dietro due punte mi garba e sarà adottata», ha spiegato spesso. Di fronte, invece, si è trovato una Spal che Semplici ha presentato (quasi) a specchio: quello dei ferraresi era un 3-5-2 classico.

SEGNALE CHIARO - Ha voluto dare un chiaro segnale, Mazzarri: se il Toro è più forte, deve mantenere un proprio equilibrio anche aumentando il peso offensivo. Così è stato, i granata hanno patito poco e, secondo quella che inizia a essere una costante, soprattutto nella ripresa hanno anche alzato il ritmo davanti. Il gol, tuttavia, è arrivato per merito di un difensore e su palla da fermo: l’angolo è calciato da Iago Falque, lo stacco aereo decisivo di N’Koulou. Tornato immediatamente sui suoi elevatissimi standard di rendimento, dopo il passo falso di San Siro. In estate lo hanno cercato proprio l’Inter nonché il Siviglia, ma Cairo ha alzato un muro inscalfibile. Dopo averlo riscattato dal Lione non ha più voluto ascoltare alcuna proposta, per il camerunese. Punto di riferimento della squadra come Sirigu che gli gioca alle spalle e capitan Belotti. Già, il 'Gallo' che adesso, assieme al compagno di reparto Zaza continuerà a lavorare lontano da Torino perché convocato in Nazionale. Mazzarri avrebbe preferito allenarli al Filadelfia, anzi, tra un Fila dove si sta rifacendo il manto erboso e lo stadio, ma almeno i due attaccanti, anche con Mancini, potranno affinare l’intesa.

«GOL PER IL TORO» - «Sono qui da poco tempo tempo - attacca Zaza - ma mi sento già inserito molto bene, in questo gruppo. E mi sembra che si veda. Sì, sono contento dell’esordio davanti ai nostri tifosi: Mazzarri ha dovuto aspettare un po’ di tempo prima di lanciarmi nella mischia perché ero arrivato in un ambiente nuovo e dovevo conoscerlo, imparare gli schemi e i movimenti. Troppa concorrenza davanti? Mazzari sa quel che deve fare. Mi sono mangiato un gol, sì: sono rimasto con il corto indietro perché pensavo ci fosse un avversario, pazienza. Adesso vado in Nazionale (assieme a Sirigu e Belotti, ndr) e al mio ritorno spero di segnare i gol che servono al Toro». Il sogno di molti tifosi si è avverato: i granata, davanti, hanno due centravanti della Nazionale.

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