Torino, Mihajlovic alza la guardia: «Col Chievo più dura che con l'Inter»

Il tecnico carica i granata alla vigilia della sfida casalinga contro i veronesi: «E punto sulla rabbia di Belotti»
Torino, Mihajlovic alza la guardia: «Col Chievo più dura che con l'Inter»© LaPresse

TORINO - Eccolo, Sinisa. Caricato a pallettoni. Sereno e sorridente. Anche perché, finalmente, ha tutti i giocatori a disposizione. Si comincia, allora. «La partita col Chievo più difficile e complicata di quella con l'Inter. Quindi ci vuole stessa determinazione come San Siro. Dobbiamo considerare che Inghese sia come Icardi e così via. Ma se pensiamo di essere più forti sbagliamo. Dobbiamo fare una grande partita. Loro sono bravi non solo sui calci piazzati e di testa. Col Napoli hanno confermato quanto sono bravi. Dobbiamo, tra l'altro, evitare di concedere calci piazzati. Formazione? Ho tutti disponibili e questa è una grande cose. Guardo durante la settimana la loro condizione fisica e psicologica. Lyanco o Burdisso? Vedremo. Bonifazi volevo farlo esordire con il Cagliari poi si è infortunato. L'importante è averli tutti. Ljajic è bello carico, ha fatto due gol con la nazionale, speriamo che ne abbia tenuto ancora qualcuno per noi visto che è da un po'che con il Toro non segna. Sarà un po' stanco ma parte dell'inizio poi se non ce la fa lo cambio. A proposito: giocano Valdifiori e Rincon titolari, si alternano in mediana. Poi scegliamo uno tra Baselli o Obi. Niang? Ha preso una botta, spero recuperi. Se ce la fa lo inserisco durante la partita».

ITALIA E BELOTTI - Mi spiace molto eliminazione Nazionale. «Sono serbo, certo, ma sono qui da tanto tempo e ho anche l'azzurro nel cuore. Come ripartire? Io ne so qualcosa visto che sono stato ct della Serbia. Mi ricordo che accettati l'incarico con il nulla osta per rinfondare tant'è che la Serbia che si è qualificata ai mondiali è composta dall'80% di giocatori che ho lanciato io. Nel mio periodo sfirai la qualificazione ma non lo conquistai per pochissimo in un girone di ferro. Diedi le dimissioni, per questo, anche se mi fu proposto di restare per altre due stagioni. Ma io sono fatto così. Ventura? Preferisco non parlare di lui, mi sembrerebbe scorretto. Certo che se contro una squadra non irresistibile come la Svezia non si fa neppure un gol significa che c'è qualcosa che non va. Gli auguro tanta fortuna. Ancelotti? Potrebbe essere l'uomo giusto anche se fare il ct è diverso da fare l'allenatore. E' un grande, comunque. Belotti? Primi giorni confuso, poi si è ripreso. Spero che scarichi la rabbia incampo. Certo che deve recuperare la forma».

 

 

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