Torino, la Primavera di Kone

Dai dilettanti al numero 10 al Filadelfia, l’ascesa è di quelle che assomigliano a una favola: prima il ricongiungimento con mamma Mariam poi la scelta del Toro...
Torino, la Primavera di Kone© LaPresse

TORINO - Dalla Costa d'Avorio ai Dilettanti. Dai Dilettanti, alla maglia numero dieci del Toro Primavera al Filadelfia. Non una maglia qualunque, in una stagione diversa da tutte le altre. La cavalcata di Ben Lhassine Kone è di quelle che assomigliano ad una favola, di quelle che spesso rimangono sommerse nella voracità di un calcio professionistico condannato al “tutto e subito”. Intanto, in poco meno di due anni è riuscito a riabbracciare sua mamma Mariam, a vincere uno scudetto come quello Allievi dilettanti con la Vigor Perconti realizzando un record storico: è stato lui infatti il primo giocatore a segnare una tripletta in una finale per la categoria. Infine, diventando il trequartista titolare della Primavera granata con tanto di maglia numero dieci sulle spalle indossata a più riprese sul mitico terreno del Filadelfia. La stessa del capitano più grande di tutti, la stessa di Valentino Mazzola. Mica male come finale per una favola, anche se si tratta del finale di un solo capitolo per il momento.

LA STORIA - Classe 2000, Kone arriva in Italia solo il giorno di Natale del 2015 riuscendo così a raggiungere sua mamma Mariam già da tempo a Roma. Lui nel frattempo giocava in patria a livello amatoriale, ma intuendone il potenziale è stata proprio la famiglia a impedire ai vari club ivoriani di tesserarlo sognando per lui una carriera in Italia. Eppure il primo anno è difficile, una serie di tanti piccoli infortuni gli impediscono di spiccare il volo come potrebbe: inizia al Certosa, poi passa alla Vigor Perconti, forse quanto di meglio ci possa essere a livello dilettantistico a Roma. Con l’inizio del 2017 finiscono poi tutti gli acciacchi e dimostra come quelle realtà non possano che andargli strette, attirando su di sé l’attenzione di mezza Italia: la Lazio sembra pronta a vincere la concorrenza, forte anche del prestito ottenuto per testarlo nello scorso Torneo Arco di Trento.

CON PALONI - Ma tutto questo interesse convince sua mamma a contattare tramite Facebook un agente molto attivo sul territorio romano, Paolo Paloni: «Sono orgoglioso di questa storia, la mamma di Kone mi ha scelto e insieme abbiamo subito lavorato per assicurargli il miglior percorso possibile. C’erano tanti altri club italiani interessati (anche Roma e Atalanta oltre alla Lazio, ndr) ma ritengo che il progetto tecnico del Torino fosse il migliore per lui al momento, avendo anche grande stima nel lavoro di uomini come Bava e Coppitelli. Sta facendo bene, siamo felicissimi. Soprattutto pensando a tutti quei margini di crescita che ancora gli rimangono». Adesso la favola di Kone è pronta a vivere anche nuovi capitoli, con tanti altri finali. Il prossimo? Sempre più frequenti sono i sondaggi della Federazione della Costa d’Avorio, per un ingresso nel giro delle Nazionali giovanili più vicino ogni partita che passa.

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