Torino, “casi” Bonifazi-Boyé. E Valdifiori o gioca o parte

Il regista valuterà le offerte, il difensore deve poter crescere. Mentre l’argentino si è involuto
Torino, “casi” Bonifazi-Boyé. E Valdifiori o gioca o parte© www.imagephotoagency.it

TORINO - Milinkovc Savic e Ichazo a quota zero ci sta, eccome. Con questo Sirigu, è del tutto ovvio e naturale che gli altri portieri del Toro restino a guardare: pure il giovane serbo, prelevato a fronte di un investimento significativo (2,6 milioni al Lechia Danzica). Ma il discorso cambia, inevitabilmente e radicalmente, quando si esce dalla porta e si comincia a correre per il campo. O meglio: corrono, sì, ma quasi esclusivamente in allenamento, perché poi nel week-end restano inchiodati in panchina. Ci sono dei casi limite (Bonifazi, per le qualità e potenzialità) e delle condizioni ancora ambigue, in bilico (Valdifiori, suo malgrado). Oppure delle situazioni dichiarate, scontate (Gustafson). Di certo il mercato di gennaio sarà da seguire accuratamente anche sul fronte delle uscite. Perché molte, troppe «seconde linee», come le chiama Cairo, si sono dimostrate non all’altezza, e quindi andrebbero (detto in modo banale) sostituite. Esce uno, arriva un altro: e qui davvero viene da pensare alla partenza del centrocampista svedese, già bocciato nei fatti nella scorsa stagione. Ma sotto i riflettori ci sarà anche chi ha sicuramente doti, però ha bisogno di giocare, di crescere, di farsi le proverbiali ossa. Anche in una serie B di vertice, piuttosto, se in A non si apriranno porte interessanti. E allora il ragionamento accarezza Edera, per esempio. Poi esiste quella terza categoria, alla Valdifiori per l’appunto. Figure in bilico, esperte, che non riescono a trovare sufficiente spazio, e che quindi saranno pronte a valutare tutte le opportunità, le alternative, le offerte. 

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