Stadio Roma, è bufera: arrestato De Vito per corruzione

Il presidente dell'Assemblea capitolina accusato di aver incassato elargizioni da parte del costruttore. Misura cautelare per quattro persone
Stadio Roma, è bufera: arrestato De Vito per corruzione

ROMAIl presidente della assemblea capitolina Marcello De Vito del M5S è stato arrestato dai carabinieri per corruzione nell'ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma. Insieme a lui sono finite in manette altre tre persone per un presunto giro di corruzione e presunte tangenti legate alle autorizzazioni per alcuni progetti immobiliari. I carabinieri del comando provinciale di Roma stanno eseguendo la misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma che prevede quattro arresti e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori.

ARRESTATO DE VITO - Corruzione e traffico di influenze illecite i reati a vario titolo contestati nell'ambito delle procedure connesse con la realizzazione del nuovo stadio della società capitolina che milita nel campionato di Serie A, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Trastevere e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali nel quartiere Ostiense. L'indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l'intermediazione di un avvocato e un uomo d'affari che, secondo chi indaga, hanno fatto da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l'azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi". Così il gip nell'ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell'assemblea capitolina. 

MAZZETTA - Per favorire l'ok a progetto di riqualificazione degli Ex Mercati Generali, i fratelli Toti avrebbero pagato una consulenza-tangente a Marcello De Vito e a Camillo Mezzacapo. Emerge dall'ordinanza del Gip in cui si legge che De Vito e Mezzacapo "si facevano indebitamente promettere e quindi dare dai fratelli Toti a titolo di prezzo della mediazione illecita ...110mila euro sotto forma di corrispettivo di incarico professionale conferito allo studio legale" di Mezzacapo che poi trasferì "48mila euro sul conto intestato alla società Mdl srl di fatto riconducibile a Mezzacapo e a De Vito".

IL POST DELLA RAGGI"Nessuno sconto. A Roma non c'è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione". Così la sindaca Virginia Raggi in un post su Facebook a proposito dell'arresto del presidente del Consiglio Comunale di Roma Marcello De Vito nell'ambito dell'inchiesta sullo Stadio della Roma.


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