Schick: «C'è un po' di confusione, ma la Roma è forte»

Dal ritiro della Repubblica Ceca, l'ex Sampdoria analizza il momento, personale e di squadra: «Speravo di giocare di più. Siamo tristi per la sconfitta col Milan»
Schick: «C'è un po' di confusione, ma la Roma è forte»© Marco Canoniero

TORINO - «C'è un po' di confusione in gara, ma credo che la squadra sia buona. Dobbiamo assestarci», firmato Patrick Schick, direttamente dal ritiro della Nazionale della Repubblica Ceca. L'ex attaccante della Sampdoria ammette le difficoltà in casa Roma, dopo il mercato estivo caratterizzato da una copiosa mole di operazioni, tanto in entrata quanto in uscita: «Sono arrivati tanti giocatori, forse 11, o anche di più. Davvero molti, tra cui diversi giovani. Dall'altra parte sono partiti Alisson, Nainggolan e Strootman. Erano tre titolari». 

POCO UTILIZZO - Ma non finisce qui. Patrick Schick, pur sottolineando la perfetta condizione fisica, lamenta un utilizzo al di sotto delle proprie aspettative: «Dopo l'esperienza dell'anno scorso, sapevo che la preparazione era fondamentale per me. Volevo essere al meglio prima di cominciare a lavorare, e l'ho fatto. Sono arrivato in forma e motivato. Purtroppo abbiamo perso l’ultima partita. Sono un po' triste per non aver giocato tanto dall'inizio e per non essere riuscito a segnare contro il Milan, ma comunque mi sono sentito molto bene. Sono in forma e motivato per dimostrare chi sono».

CHAMPIONS - Capitolo Coppa dalle grandi orecchie, da disputare da protagonisti, specie dopo l'eccellente semifinale raggiunta lo scorso anno: «Non vedo l’ora di giocare la Champions. Il Real non credo sarà così forte come lo scorso anno. Ronaldo se n'è andato. Sono curioso di vedere come lo rimpiazzeranno. Puntiamo al primo posto, questo è il nostro obiettivo. Contro il Barça abbiamo dimostrato di saper giocare contro i migliori, anche segnando diversi gol. Ovviamente ci dà un senso di fiducia in noi stessi, fiducia di poter battere il Real Madrid. In fondo anche i grandi campioni sbagliano i passaggi normali e perdono palloni. Sono umani».

RONALDO - Infine, l'immancabile cenno a Cristiano Ronaldo, il tema più dibattuto dell'estate, affrontato col sorriso e con una battuta più o meno velata: «Ha scoperto che il campionato italiano non è così facile. Ma grazie a lui ora la Serie A è cresciuta e c'è più interesse. Non so cosa si aspettasse lui, ma io stesso so quanto sia difficile il campionato italiano. Ha comunque fatto tantissimo in campo, è solo questione di tempo. Non lo conosco personalmente ma, da quello che dice e scrive, ha deciso di trasferirsi in Italia per dimostrare di poter fare ancora di più».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...