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MILANO - "Ho fatto degli ottimi numeri. Il Milan era in difficoltà e sono venuto ad aiutarlo. Mi sono sentito molto solo in quel periodo ma nonostante ciò abbiamo creato un gruppo unito per fare numeri importanti: 35 punti in 19 partite, con un gioco accettabile". Intervistato ieri sera a "Pressing" su Canale 5, Clarence Seedorf è tornato sulla sua esperienza alla guida dei rossoneri. "Ero pronto per iniziare la nuova stagione ma hanno preso altre decisioni - racconta l'olandese - Avrei voluto la fortuna di Inzaghi che può continuare a perdere e a restare in panchina". Nessun rimpianto per il Pallone d'Oro mai vinto ("Sono stato ripagato in maniera molto importante con le vittorie nei club con cui ho giocato"), Seedorf ha parlato anche della Champions, vinta con tre maglie diverse (Ajax, Real e Milan): "Quelle partite ti permettono di misurarti con i più forti e tu vuoi dimostrare di essere più forte degli altri. Questo è il bello della Champions, ti stimola tantissimo. La sconfitta di Istanbul? Siamo arrivati a quella finale passando il turno in modo molto fortunato contro il Psv. Per quanto sia stata dura da accettare mi rode molto di più la sconfitta contro il Deportivo la Coruna: quell'anno potevamo fare il 'Triplete'".
Impegnato nella lotta al razzismo, Seedorf si è detto "d'accordo che vada fatto qualcosa ma sono sempre stato contro il fatto che tutti devono pagare per pochi. Oggi abbiamo tutti gli strumenti per identificare quei gruppetti e, come hanno fatto in Inghilterra, si devono espellere solo quelle persone. Non è mai cambiato niente andando via dal campo". (In collaborazione con Italpress)