Il calciomercato travolge e semplifica (oh, se semplifica…) tutto: riempie anfratti che richiederebbero sforzi cerebrali e conoscenze, è uno sforzo (soprattutto se ci partecipi con i piedi all'asciutto) a somma zero (il giochino di chi è arrivato primo lo si perde ormai solo per proprie scelte sbagliate, mica per le notizie) ed è un “fresco di lana” perfetto per tutte le stagioni. Se poi è anche un tessuto di buona qualità e una fattura di vecchia esperienza, allora offre perfino il senso di una scelta invece di un ripiego.
Juve, obiettivo Samardzic
E insomma, Cristiano Giuntoli non aveva subordinato la scelta dell'allenatore e di conseguenza neppure il mercato alla finale di Coppa Italia. Casomai alla qualificazione in Champions che, comunque, veniva ormai considerata per scontata anche a costo di arrivarci (come in effetti è accaduto) trascinandosi sui gomiti. Adesso, così, al dt bianconero tocca “solo” cercare di tirare all'asciutto una rete che ha immerso da tempo e nella quale, per esempio, spera che resti impigliato Lazar Samardzic, la mezzala serba accreditata universalmente di un talento fuori discussione, ma zavorrata da scelte ondivaghe dei propri agenti e dalle difficoltà dell'Udinese. A Giuntoli il ragazzo piace da tempi pre juventini e la sua duttilità tattica, unita a una non trascurabile fisicità, lo rendono elemento adatto a innervare il centrocampo bianconero sia qualitativamente sia tecnicamente.