"Un conto è giocare col sogno di vincere, un altro è giocare con la pressione di non perdere. C’è un abisso": inizia così l’intervista di Giorgio Chiellini rilasciata a Gianluca Gazzoli per il podcast The BSMT. L'ex difensore della Juventus ha parlato della sua nuova vita a Los Angeles, dove ha chiuso la carriera da calciatore. Ma al centro dell'intervista, ovviamente, c'è soprattutto il suo passato in bianconero: il rapporto coi compagni, gli inizi, il peridodo con Antonio Conte e l'esperienza con CR7. Ma se pensi a Chiellini e allla Juve, pensi innanzitutto alla (B)BBC.
Chiellini, la Juve e la BBC
Chiellini, insieme a Bonucci e Barzagli, è stato colonna portante per anni della difesa della Juventus e poi anche dell'Italia, dando vita alla famosa 'BBC': "Bonucci è arrivato nel 2009, Barzagli nel gennaio 2010. Nella prima stagione tutti abbiamo fatto fatica, poi abbiamo iniziato a giocare. Abbiamo cominicato alternandoci, poi Conte ebbe l'idea di giocare a 3: fu un'ottima intuizione perché eravamo complementari per caratteristiche, la squadra ne ha tratto vantaggio".
Tutti loro avevano caratteristiche proprie, ma che insieme si intersecavano alla perfezione: "Leo aveva ottime letture oltre alle qualità tecniche che mi toglievano compiti di impostazione, io potevo essere più libero e gli toglievo la marcatura. Andrea tra noi tre era quello più completo e intelligente, abbinava la prestanza fisica all'elegenza: riusciva a gestire bene tutte le situazioni. Paradossalmente lui è quello che, a livello internazionale, ha avuto meno risalto ma penso che lo avrebbe meritato". Eppure a quella 'BBC' va aggiunta un'altra lettera...