Chiesa e il rinnovo con la Juve: il punto
Un periodo grigio (scuro) che da un lato ha rinfocolato il dibattito sul ruolo di seconda punta anziché di attaccante esterno, dall’altro fa molto più che da sfondo ai colloqui tra la dirigenza bianconera e l’agente Fali Ramadani sul rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Rientra nella logica del mercato e nello status di titolare dell’Italia e della Juve la richiesta di un aumento dei 5 milioni netti di ingaggio attuale, rientra nella logica del nuovo corso bianconero essere cauti nel trattare stipendi oltre i 6 milioni e nel valutare, assieme ad Allegri o al suo successore, su quali giocatori fondare un nuovo ciclo.
Riflessioni da inquadrare in una situazione in cui la società bianconera senza rinnovo rischierebbe di perdere Chiesa gratis tra un anno o di trattarne la cessione in estate da una posizione di debolezza: peraltro per ora non ci sono state richieste concrete, ma l’Europeo potrebbe essere una vetrina importante. Più che al centro del villaggio, Chiesa al centro di un labirinto: a lui stesso, a Giuntoli e, almeno per il prossimo mese e mezzo, ad Allegri trovare la strada giusta per uscirne.