Koopmeiners oltre Milinkovic: il mercato Juventus, le alternative

Sfumato il centrocampista della Lazio, Giuntoli e Allegri studiano le prossime mosse in entrata

Massimiliano Allegri ama citare gli imprevisti del Monopoli per descrivere eventi e situazioni inaspettati (appunto) che condizionano il calcio sul campo e fuori. Qualcosa tipo “Il tuo principale obiettivo di mercato accetta un’offerta impareggiabile dall’Arabia: cercane un altro”.

Esempio ovviamente non casuale perché è proprio quello che sta succedendo in queste ore con Sergej Milinkovic Savic, giocatore individuato per alzare fisicità e potenziale offensivo del centrocampo juventino. Potenziale che ora andrà rafforzato con un altro elemento, anche se un reparto con Fagioli (più maturo), Locatelli, Rabiot e un Pogba sano offrirebbe comunque garanzie. D’altra parte se la società bianconera puntava con decisione su Milinkovic Savic era perché lo riteneva importante: per un presente in cui Pogba è una speranza ma non una certezza e per un futuro in cui potrebbe non esserci più Rabiot (il cui erede, non avesse rinnovato per un anno, era stato individuato proprio nel serbo). Difficile, dunque, che la Juventus non vada a cercare un’alternativa al quasi ex laziale.

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Koopmeiners nel mirino della Juve

Da tempo sotto osservazione c’è Teun Koopmeiners, venticinquenne olandese dell’Atalanta capace di giocare da mezzala e da trequartista dinamico: fisicamente forte pur non essendo un colosso come Milinkovic Savic, ha chiuso l’ultimo campionato con un gol in più del serbo (10 contro 9) e la metà degli assist, che sono stati comunque 4. Al netto delle differenze (un clone del laziale non c’è), anche lui alzerebbe il potenziale offensivo della squadra riuscendo al tempo stesso a dare anche un contributo da centrocampista vero nelle fasi di costruzione e di non possesso. La Juventus non ha ancora fatto passi concreti e l’Atalanta per questa stagione non vorrebbe venderlo, ma ha comunque un contratto non lunghissimo (scadenza 2025) e se le cessioni in programma andassero a buon fine Giuntoli potrebbe avere gli argomenti per convincere i nerazzurri a cambiare idea. Idea che potrebbe cambiare anche la società bianconera: nel senso che se non ci fossero le condizioni per puntare a un giocatore subito di impatto come Milinkovic Savic e come potrebbe essere Koopmeiners, la scelta potrebbe ricadere su un prospetto come il leccese Gonzalez (piace anche il compagno di squadra Hjulmand, ma è un profilo diverso). Non c’è però ovviamente solo l’Italia sul radar bianconero: basta guardare dove Giuntoli ha piazzato i suoi ultimi grandi colpi (Osimhen in Francia, Kim in Turchia, Kvaratskhelia in Georgia).

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Gli altri nomi sul taccuino di Giuntoli

Sul taccuino del neo direttore tecnico bianconero c’è ad esempio da tempo Gabri Veiga, ventunenne trequartista del Celta Vigo e della Spagna Under 21, nel mirino del Napoli (ovviamente) ma anche di Paris Saint-Germain e Chelsea. Undici gol e quattro assist nell’ultima Liga, al talento offensivo abbina anche buona fisicità (184 centimetri per 76 chili) e propensione a lavorare anche senza palla, tanto da poter giocare anche mezzala. Mezzala o mediano, di qualità, è invece Mikel Merino, ventisettenne della Real Sociedad: fisicamente quasi un clone di Milinkovic Savic (188 centrimetri per 83 chili contro i 192 per 83 del serbo) non ne ha assolutamente il senso del gol (5 il suo record nella Liga), ma nell’ultima stagione ha brillato come uomo assist, servendone 9. Non sarebbe facile, però, strapparlo ai baschi, che lavorano per fargli firmare il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Non ci sarebbe bisogno di strappare a nessuno, invece, Daichi Kamada: il ventiseienne giapponese, 9 gol e 6 assist nell’ultima Bundesliga, è infatti svincolato dopo la scadenza del suo contratto con l’Eintracht e la trattativa con il Milan è in stand by perché i rossoneri preferirebbero utilizzare per Chukwueze l’ultimo slot per gli extracomunitari. La Juventus per lui non si è mai mossa, ma pensava a Milinkovic Savic. Poi ha pescato l’imprevisto.

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Massimiliano Allegri ama citare gli imprevisti del Monopoli per descrivere eventi e situazioni inaspettati (appunto) che condizionano il calcio sul campo e fuori. Qualcosa tipo “Il tuo principale obiettivo di mercato accetta un’offerta impareggiabile dall’Arabia: cercane un altro”.

Esempio ovviamente non casuale perché è proprio quello che sta succedendo in queste ore con Sergej Milinkovic Savic, giocatore individuato per alzare fisicità e potenziale offensivo del centrocampo juventino. Potenziale che ora andrà rafforzato con un altro elemento, anche se un reparto con Fagioli (più maturo), Locatelli, Rabiot e un Pogba sano offrirebbe comunque garanzie. D’altra parte se la società bianconera puntava con decisione su Milinkovic Savic era perché lo riteneva importante: per un presente in cui Pogba è una speranza ma non una certezza e per un futuro in cui potrebbe non esserci più Rabiot (il cui erede, non avesse rinnovato per un anno, era stato individuato proprio nel serbo). Difficile, dunque, che la Juventus non vada a cercare un’alternativa al quasi ex laziale.

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