«L’Emre Can visto contro l’Atletico ha messo paura anchea me. Ha svolto un lavoro impressionante come centrocampista e difensore». Detto da Paolo Montero vale come una laurea. L’ex difensore bianconero, indimenticato idolo dei tifosi bianconeri e anche del presidente Andrea Agnelli, ha esultato dall’Uruguay. «Ma il 3-0 non mi ha sorpreso. Fin dai primi minuti si è vista una Juve aggressiva e che sapeva quello che voleva. Il risultato è stato il giusto premio».
In carriera ha marcato i migliori bomber del pianeta, compreso Ronaldo il Fenomeno, cosa pensa di CR7 e dell’ultima tripletta?
«Cristiano quando va a saltare di testa sembra Pelé, va in cielo e resta sospeso in aria più degli altri. E’ impressionante. CR7 ha un solo rivale: se stesso. I grandissimi sono tutti così, penso a Zidane, Del Piero, Davids. Ronaldo e Messi negli ultimi dieci anni si sono alternati: in alcuni periodi il migliore è stato Leo, in altri Cristiano. Messi sta facendo bene, ma adesso il numero uno è Ronaldo».
L’impatto di CR7 sulla Juve l’ha colpita?
«No, perché Zidane mi aveva parlato tante volte di lui. Cristiano ha la stessa mentalità della Juve: lavorare, lavorare, lavorare».
Cosa ha pensato al gesto finale di Ronaldo, quello alla Simeone?
«Io sono l’ultimo a poter parlare, ho fatto di peggio in passato: ricordate contro il Celta Vigo... Di sicuro Cristiano non va squalificato: il Cholo per lo stesso gesto ha subito solo una multa».
La Juventus è a un passo dall’ottavo scudetto consecutivo. Sembra tutto normale anche a lei come a molti tifosi?
«Non scherziamo, è una roba da paura! Io ho vinto 5 scudetti e so quanto lavoro ci sia dietro. Quelli della Juve sono 8 anni sovraumani, pazzeschi. In mezzo ai campionati ci sono state anche Coppe Italie, Supercoppe, 2 finali di Champions. Ma come ho detto a un mio amico di Torino: se le rivali non si svegliano, la Juve arriva alla quarta stella con un percorso netto».
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