Bonucci: «Ronaldo mi ha allucinato. Ho preferito la Juventus al Real»

Il difensore bianconero: «Alla fine la chiamata di Torino e il desiderio di sentirmi nuovamente a casa hanno portato il mio cuore a ritenere che il bianconero mi doni di più»
Bonucci: «Ronaldo mi ha allucinato. Ho preferito la Juventus al Real»© Marco Canoniero

TORINO - "Se arriva Cristiano, il migliore al mondo, significa che il tuo livello si è alzato. Il nostro obiettivo è la Champions, non possiamo e non dobbiamo nasconderci". Alla vigilia del primo round contro l'Atletico Madrid, Leonardo Bonucci non fa mistero delle ambizioni bianconere per quanto le candidate alla vittoria finale non manchino. "Il Real fa sempre lo stesso: a un certo punto lo danno tutti per morto ma arriva la Champions e risorge. Ci sono 4-5 favorite, non si può nemmeno sottovalutare il Bayern", ricorda Bonucci in un'intervista ad "As". Primo ostacolo verso la finale del Wanda Metropolitano i colchoneros. "E' una squadra molto complicata, che non molla nemmeno un centimetro. E' un ostacolo difficile ma per arrivare in finale dobbiamo superarlo. A Madrid cercheremo di fare almeno un gol, è fondamentale. Griezmann? Un fuoriclasse, ma non c'è solo lui. Bisognerà lottare su ogni pallone, sarà una battaglia, come sempre quando affronti l'Atletico. Vivono un momento un po' complicato ma la Champions nasconde tutti i problemi". Il centrale bianconero rivedra' Morata. "E' un amico ma l'ho già avvisato: 'Appena entrerai in campo ti darò un bel colpo'. E mi ha risposto: 'Come fai sempre'. Se trova fiducia e un allenatore che lo fa sentire importante, può diventare uno dei migliori al mondo ma spero dopo Atletico-Juve".

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SIMEONE E ALLEGRI - Bonucci ha grande stima anche per il Cholo: "Simeone mi piace, da' un'identita' alla squadra e la sua mentalita' ha portato l'Atletico a vincere dei titoli. Se vinci, nessuno puo' dirti nulla come nessuno puo' dire nulla ad Allegri, Conte o Guardiola". Ma si tiene stretto il tecnico livornese: "Allegri ci ha insegnato a interpretare le partite: se stai soffrendo, non devi vergognarti a mandare il pallone in tribuna. In alcune fasi siamo piu' vicini al Guardiolismo, in altre al Cholismo. Unisci tutto e avrai l'Allegrismo". Sulla sua scelta di tornare in bianconero, confessa che "Lorenzo e' felice perche' papa' e' tornato a casa, l'anno scorso ero quasi sempre a Milano e non mi vedeva mai. E' stato uno dei motivi che mi ha spinto a tornare. Sapevo che era una decisione che avrebbe causato polemiche ma mi conosco: so rispondere sul campo". E se a Torino ha ritrovato Chiellini e Barzagli ("Il segreto della BBC? Ci troviamo bene insieme, ci piace difendere, ci completiamo e ognuno esalta le virtu' dell'altro"), a Madrid avrebbe potuto invece giocare con Sergio Ramos: "E' vero, il Real mi ha cercato. E' stato un orgoglio e un piacere ma la chiamata della Juve e la voglia di tornare a sentirmi a casa hanno portato il mio cuore a decidere che mi sta meglio il bianconero".

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CONTE E BUFFON - "Conte al Real? Il mister va lasciato libero di esprimere il suo calcio e il suo carattere. Coi giocatori che ci sono al Real, farebbe bene ma partendo da giugno: la sua mano si nota se inizia a lavorare da zero. Ti spinge a dare il 110% e questo potrebbe essere complicato arrivando a stagione in corso". Tornando alla Juve e alla Champions, sulla possibilita' di incrociare Buffon piu' avanti, Bonucci incrocia le dita ("Preferirei di no. Gigi e' il numero uno in campo e soprattutto un amico. Sono cresciuto con lui, fa strano girarsi e non vederlo ma siamo fortunati: Szczesny e' uno dei portieri piu' forti al momento e Perin sta crescendo molto") mentre in casa Juve punta forte sull'esplosione di Dybala ("Paulo lo vedo bene, piu' maturo, lavora per la squadra e questo importante. Sono momenti di crescita, e' giovane, nel finale di stagione ci dara' tantissimo") e ovviamente su CR7. "Di lui apprezzo la sua costanza e la sua semplicita', e' arrivato e si e' messo a disposizione del gruppo, ha sempre una parola di sostegno per ogni compagno. E poi mi impressiona il suo modo di lavorare: ogni giorno, prima e dopo gli allenamenti, lo trovo in palestra.E' una macchina, non si ferma, lo si puo' solo ammirare. Meritava il Pallone d'Oro ma sono sicuro che il non averlo vinto sara' uno stimolo per conquistare il prossimo e questo significa vincere trofei con la Juve".

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LO SCUDETTO - Lo scudetto, con 13 punti di vantaggio sul Napoli, sembra ormai un discorso chiuso ma "non è così facile come sembra, il livello del calcio italiano è migliorato - avverte Bonucci - Prima giocavamo contro Napoli, Inter e Milan e sentivamo che avremmo vinto senza problemi, ora non è così. Negli ultimi due-tre anni, soprattutto il Napoli, si sono avvicinati". Infine, una battuta sulla Nazionale: "E' tornato l'entusiasmo, Zaniolo e Chiesa mi piacciono. Una volta che tocchi il fondo, puoi solo migliorare". (In collaborazione con Italpress)

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TORINO - "Se arriva Cristiano, il migliore al mondo, significa che il tuo livello si è alzato. Il nostro obiettivo è la Champions, non possiamo e non dobbiamo nasconderci". Alla vigilia del primo round contro l'Atletico Madrid, Leonardo Bonucci non fa mistero delle ambizioni bianconere per quanto le candidate alla vittoria finale non manchino. "Il Real fa sempre lo stesso: a un certo punto lo danno tutti per morto ma arriva la Champions e risorge. Ci sono 4-5 favorite, non si può nemmeno sottovalutare il Bayern", ricorda Bonucci in un'intervista ad "As". Primo ostacolo verso la finale del Wanda Metropolitano i colchoneros. "E' una squadra molto complicata, che non molla nemmeno un centimetro. E' un ostacolo difficile ma per arrivare in finale dobbiamo superarlo. A Madrid cercheremo di fare almeno un gol, è fondamentale. Griezmann? Un fuoriclasse, ma non c'è solo lui. Bisognerà lottare su ogni pallone, sarà una battaglia, come sempre quando affronti l'Atletico. Vivono un momento un po' complicato ma la Champions nasconde tutti i problemi". Il centrale bianconero rivedra' Morata. "E' un amico ma l'ho già avvisato: 'Appena entrerai in campo ti darò un bel colpo'. E mi ha risposto: 'Come fai sempre'. Se trova fiducia e un allenatore che lo fa sentire importante, può diventare uno dei migliori al mondo ma spero dopo Atletico-Juve".

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