Siamo arrivati al momento in cui dobbiamo chiederle di Cristiano Ronaldo.
(Sbuffa ridendo) «Anche voi! Me lo chiedono tutti e non solo nelle interviste. Anche a casa, i miei famigliari e gli amici mi chiedono sempre di Cristiano. Com'è Cristiano? Cosa fa Cristiano? Sì, devo ripetere sempre le stesse cose, però non posso tirarmi indietro, perché tutto questo interesse lui se lo merita. E' un calciatore pazzesco. Te ne accorgi quando gioca, per quello che prova sul campo, per i gol che segna, per il modo in cui pensa le azioni: credo che nessuno potrà raggiungerlo. E poi c'è il suo atteggiamento fuori dal campo: bravo ragazzo, per nulla presuntuoso, ma anzi estremamente umile. Parla con tutti, fa gli scherzi e li subisce, porta buon umore. Mi ha sorpreso questo aspetto caratteriale molto alla mano».
Quanto vi ispira in allenamento e in partita?
«Cristiano alza il livello. Ti fa vivere un piano sopra, perché lo vedi allenarsi e pensi che puoi solo imparare da lui e quindi ti impegni di più. Lo vedi in campo e ti dà sicurezza, ti spinge a dare ancora di più. Sì, è di grande ispirazione come solo i grandissimi giocatori possono essere. D'altra parte lo viviamo quotidianamente: Chiellini mi spiegava che si sono moltiplicati i tifosi che ci aspettano davanti agli alberghi in trasferta. E' un'icona, non solo un calciatore».