Sigilli di Khedira, Cristiano Ronaldo e Can: la Juventus batte il Sassuolo. +11 sul Napoli

Il portoghese trascina la squadra di Allegri. Qualche pericolo, Berardi sbaglia poi è show dei campioni d'Italia
Sigilli di Khedira, Cristiano Ronaldo e Can: la Juventus batte il Sassuolo. +11 sul Napoli© LAPRESSE

REGGIO EMILIA - Il bicchiere non è colmo, ma è decisamente oltre la metà. Non è solo una questione di ottimismo: la Juventus sta crescendo e se si mettono in fila le prestazioni contro l’Atalanta in Coppa Italia, contro il Parma allo Stadium e quella di oggi contro il Sassuolo si ottiene un grafico che sale, anche se non ha ancora superato la soglia Champions League. Ma prima dell’Atletico mancano dieci giorni, nei quali la squadra di Allegri può ritrovare i centrali titolari e l’intensità che a Reggio Emilia si è intravista.

PRO E CONTRO - Se l’aspetto fisico preoccupa sempre meno, continua a mancare una quadra convincente nello sviluppo della manovra. Khedira aggiunge fosforo e possibilità offensive, Bernardeschi messo in campo proprio per coprire le sortite offensive del tedesco è concreto e più efficace dell’attuale Douglas Costa. Ma nel primo tempo Ronaldo risulta un po’ isolato, Alex Sandro non spinge abbastanza, Matuidi non è ancora quello incontenibile di inizio stagione. Così la Juventus ci mette un po’ di più a far valere il divario tecnico, ma alla fine segna tre gol, non ne subisce e si riporta a più undici sul Napoli. 
APPROCCIO PESSIMO - Certo, è pessimo l’approccio iniziale: la Juventus che subisce distrattamente l’aggressiva partenza del Sassuolo. Quando i bianconeri hanno la prima occasione (19’), Szczesny ha già compiuto un miracolo su Djuricic  e una parata impegnativa su Locatelli. E proprio l’intervento del portiere sul serbo del Sassuolo finisce sotto la lente del Var, perché dopo una fesseria di Rugani, assai molle nella circostanza, Djuricic è lanciato a rete e Szczesny con la sua uscita prende il pallone e lo travolge. L’arbitro Mazzoleni, aiutato dalle immagine, giudica corretto l’intervento del polacco che raggiunge prima il pallone: decisione molto complicata.
ARRIVA LA JUVE - La Juventus riprende in mano la partita dopo venti minuti, un po’ perché il Sassuolo si sbilancia e lascia spazi invitanti dietro, un po’ perché inizia a funzionare la manovra bianconera. Capita così che Consigli sbagli un rinvio regalando a Ronaldo il pallone: il controllo del portoghese è una finezza (il pallone era stato calciato con violenza, ma lui lo addomestica in modo perfetto), il suo tiro è invece centrale. Consigli, però, lo respinge corto e Khedira, al solito centravanti aggiunto, la butta dentro con un facile tap-in. E’ il 23’, la Juventus guadagna campo e controllo, quando poi Allegri sposta Bernardeschi dalla fascia sulla trequarti per limitare Sensi, costruttore delle iniziative neroverdi, il Sassuolo si affloscia.
 
 
 
SE SALTA CR7 - La ripresa vede un Sassuolo ripartire a testa bassa: meno lucido dei primi quarantacinque, ma più veemente. La Juventus soffre, ma non molto, e rischia solo su una spericolata uscita di Szczesny che svirgola un rinvio consegnando a Berardo il pallone e la porta vuota a circa 40 metri davanti. Il tiro dell’attaccante finisce fuori e il sospiro di sollievo del numero uno polacco viene registrato da anemometri a un centinaio di chilometri da Reggio Emilia. Apprezzabile la reazione della Juventus che da quel momento (63’) innesca la marcia più alta e spinge fino al gol di Ronaldo (70’) che svetta in modo ascensoriale su corner di Pjanic, approfittando anche di un’uscita discutibile di Consigli. Da notare l’esultanza che mischia la classica piroetta al maschera di Dybala: un segnale all’amico, un gesto da leader. Confortante il finale della Juventus, in controllo piuttosto tranquillo della partita, senza rinunciare alla ricerca del terzo gol (che arriva al’86’ con un bel diagonale di Emre Can) e senza rischiare di subire il primo. Segnali positivi da cogliere in un momento di convalescenza.

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