Allegri: «Dopo 7 scudetti la Juventus vuole la Champions»

Il tecnico bianconero non si nasconde e ribadisce: «Puntiamo all'Europa, sfiorata nelle due finali raggunte negli ultimi quattro anni»

MILANO - «Dopo 7 scudetti e 4 coppe Italia consecutive, puntiamo all'Europa, sfiorata nelle due finali di Champions raggiunte negli ultimi 4 anni». Lo ha detto al Samsung District di Milano l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, durante la presentazione del nuovo Galaxy A9, il primo cellulare al mondo con quattro fotocamere. «Samsung e Juventus - evidenzia Allegri - rappresentano l'eccellenza, la ricerca continua della perfezione, la passione e l'attenzione al dettaglio. La voglia di vincere la Champions comunque - ammette Allegri - c'è sempre, da quando ho iniziato a partecipare nel 2010. Per ora non siamo riusciti a vincerla, speriamo sia l'anno buono e ci proviamo. Siamo partiti bene e dobbiamo continuare su questo trend. Ora recupereremo qualche giocatore: Douglas Costa sarà pronto dopo la sosta, per Khedira vediamo». Allegri sostiene di pensare partita dopo partita e, dopo 10 successi consecutivi in avvio di stagione, di non avere in mente il record di 13 vittorie consecutive del Milan, risalente al 1992-'93: «Ricordo che quell'anno Milan vinse contro di noi a Pescara 5-4 e Capello disse 'se non abbiamo perso questa non ne perdiamo più. Noi dobbiamo pensare una gara alla volta. Dopo la sosta affronteremo il Genoa che ha cambiato allenatore. Ogni partita va vinta, poi vedremo che succede».

CASO RONALDO - Ad Allegri è stato poi chiesto dai giornalisti presenti l'ennesimo parere sul presunto stupro di Cristiano Ronaldo ai danni della modella Kathryn Mayorga: «Come si gestisce il caso Ronaldo? Cristiano a Udine ha giocato bene, ha fatto un gol straordinario. Ho già risposto in conferenza e in diverse altre occasioni su questa questione, credo ora sia giusto parlare di altre cose».

CATENACCIO SUL MERCATO - Passando poi ai cambiamenti societari, Allegri si è detto convinto che con l'addio dell'ad Marotta alla Juventus ci saranno «più stimoli e più responsabilità per tutti, poi più avanti ci sarà una riorganizzazione interna della società come ha detto bene il presidente Agnelli. C'è comunque grande dispiacere, anche a livello affettivo». Il nuovo responsabile dell'area sportiva sarà Fabio Paratici ma Allegri non vuole parlare di mercato: «Rabiot? Non ha senso parlarne ora. Pogba? Gioca a Manchester e lo dobbiamo affrontare in due partite fondamentali per il passaggio del turno in Champions League».

FIDUCIA ALL'ITALIA - L'allenatore della Juventus ha poi parlato anche di Nazionale, che ha mancato la qualificazione agli ultimi Mondiali e non riesca a vincere dallo scorso 28 maggio: «Contro l'Ucraina l'Italia ha disputato una buona partita, diamo tempo a Mancini. Per la Nazionale vedo un futuro roseo visto i buoni giocatori nati fino al 2000. Ci sono poi momenti in cui crescono talenti migliori e talenti peggiori, ma non è tutto da buttare'. Il calcio non è una scienza esatta, forse bisognerebbe fare passi indietro nella metodologia di allenamento e nella costruzione degli insegnanti. Dobbiamo crescere i bambini a farlo divertire, altrimenti - ha sottolineato Allegri - perdono entusiasmo. Non bisogna ingabbiarli e tra qualche anno, forse, troveremo qualche giocatore di alto livello in più».

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