E’ soddisfatto dell’esperienza?
«Sì, mi sto trovando bene. Calcisticamente, però, è un altro mondo. Qui non c’è tattica. Un esempio? Palla a sinistra, tutti a sinistra... Dicono che si ispirino un po’ al calcio tedesco».
Sotto quale aspetto può migliorare un difensore come lei in Austria?
«Negli uno contro uno, che sono continui, e soprattutto nel gioco aereo. Ma al di là della tattica è proprio il modo di vivere il calcio che è differente».
Racconti pure.
«L’approccio alla gara è sereno, c’è davvero un bel clima. Di diverso rispetto all’Italia ci sono pure le abitudini alimentari: prima di scendere in campo troviamo frutta e ciambella negli spogliatoi. Nonostante i dolci, in campo vedi i giocatori sfrecciare ai duemila».
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