© Juventus FC via Getty Images
TORINO - «Se date un pallone a dei bambini e li fate giocare liberamente - ha spiegato una volta Massimiliano Allegri - vedrete che dopo poco i più bravi iniziano a passarselo soprattutto fra loro: perché si riconoscono». Douglas Costa e Paulo Dybala non sono più bambini, ma si sono lo stesso riconosciuti subito. Probabilmente perché per entrambi l’approccio al calcio è basato prima di tutto proprio sulla gioia del contatto col pallone, che è all’origine del divertimento calcistico dei più piccoli. In barba alla rivalità epocale tra brasiliani e argentini, la Joya e Flash hanno subito legato e il numero 11 ha festeggiato il gol contro il Genoa mimando l’esultanza del compagno infortunato, la “Dybala Mask”. Gesto apprezzato dalla Joya, che non ha mancato di ringraziare su Instagram: «Grazie per il gol e per questa Dybala Mask: l’originale torna presto!».
LE AFFINITÀ ELETTIVE - Molto attivo sul social network fotografico per eccellenza, non è del resto la prima volta che Dybala chiama in causa il brasiliano, anche per prenderlo in giro: «Fratello, hai perso e devi pagare la cena», lo stuzzicava tempo fa in calce a una foto in cui i due palleggiavano, con il titolo “A chi cadrà?”. Sfide che vanno in scena spesso a Vinovo, ma che sono solo preliminari rispetto alla gara clou degli allenamenti bianconeri: quella del “club del giovedì”. Nome che indica il giorno (in realtà variabile a seconda degli impegni) in cui i migliori tiratori da fermo bianconeri si sfidano a chi segna di più su punizione: sfida serrata già nella scorsa stagione tra la Joya e Pjanic, che in questa annata è diventata ancora più infuocata proprio grazie all’arrivo di Douglas Costa e Bernardeschi, nuovi pretendenti al trono dei calci da fermo.