© Marco Canoniero
TORINO - Girare, ruotare, turnare. Finché, d’un tratto, la coppia perfetta troverà il suo luogo d’elezione. Ora, probabilmente Massimiliano Allegri alternerà a lungo i suoi centrali difensivi, però i numeri son numeri e testimoniano che con Daniele Rugani e Giorgio Chiellini al timone del vascello il filotto di vittorie stagionali per la Juventus è completo (6 su 6). Di più, se accanto al biondo dell’hinterland lucchese giocasse Barzagli il risultato non cambierebbe di una virgola: altri successi (2) nel carnet non in abbondanza soltanto perché il tecnico li ha schierati con minore frequenza. E nell’unico caso in cui l’ex Empoli è stato accoppiato a Benatia, 3-0 al Chievo e tutti a casa. Logica è la conclusione: mai più senza “Ruga”.
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QUESTIONE DI FEELING - Il feeling con Chiellini migliora e il giochino dei compiti riservati a ciascuno dei due diverte assai la tifoseria bianconera: Chiello imposta, Rugani copre, Chiello avanza sui corner, Rugani fa la guardia e viceversa.
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IL PARALLELO CON BONUCCI - E se non fosse stato per i due infortuni della scorsa stagione, l’ascesa del talento sarebbe stata ancor più goduriosa: prima la distrazione del collaterale del ginocchio destro, rimediata a Palermo nel settembre 2016, con 40 giorni di stop; poi l’infrazione al perone con annata conclusa a fine aprile e rientro per la tournée americana. Nel mezzo ecco anche gli impegni con la maglia azzurr(in)a. Decisivo in campo, “Ruga” ha trovato la dimensione perfetta anche fuori. Occhio, infine, alla carta d’identità: Rugani ha 23 anni e sta già disputando la quarta stagione in serie A, con tre anni di Juve tutto compreso. Bonucci, alla sua età, aveva appena terminato il primo vero anno in A con il Bari...
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