Il giorno di Matuidi: «Da Dani Alves grandi parole sulla Juventus»

Presentazione ufficiale del nuovo centrocampista bianconero, arrivato dal Psg: «La Champions League? Non si vince così dall'oggi al domani...»
Il giorno di Matuidi: «Da Dani Alves grandi parole sulla Juventus»© Getty Images  

TORINO - «Forza Juve!»: è la frase di Blaise Matuidi con cui si chiude il #MatuidiDay, la presentazione del nuovo centrocampista della Juventus presentato ufficialmente prima la stampa e poi allo Store dell'Allianz Stadium. I primi 35 fan che acquisteranno la sua maglia personalizzata potranno farsela autografare direttamente. Ecco i principali passi della conferenza stampa di Matuidi, che abbiamo seguito in diretta.

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ESORDIO ALL'ESTERO - Sulla tardiva prima esperienza fuori dalla Francia: «Come spesso si dice, "meglio tardi che mai". Credo facesse parte del mio destino, probabilmente voleva che a 30 anni approdassi alla Juventus, non credo che la cosa mi causerà dei problemi. Credo che mi adatterò molto velocemente, anche se sarà il campo a dare il responso. Proverò a integrarmi velocemente anche con la lingua, credo non sarà difficile, riesco già a capire un po' l'italiano. Ma è chiaro che sono le prestazioni sul campo che la diranno lunga sulla mia permanenza o meno e starà a me dare il meglio di me stesso».

EX DANI - Interrogato sull'addio polemico di Dani Alves. «Io ho trovato un club molto organizzato, tutto va bene, non ho alcuna preoccupazione. L'accoglienza di dirigenti e giocatori è stata fantastica, e sono contento di far parte di questa famiglia. Dani Alves mi ha sempre detto solo grandi cose della Juventus».

L'ITALIA - Cosa pensa dell'Italia? «Ho avuto una grandissima accoglienza, sono tutti molto socievoli. Sono particolarmente elettrizzato per questa nuova stagione. Ho provato tante emozioni per il saluto del Psg, ho passato 6 anni magnifici lì. È stato un bell'omaggio sia dei tifosi che del club, ma è il passato. Ora sono alla Juventus e voglio aiutare la squadra a raggiungere grandi risultati»

SOGNO CHAMPIONS - Scudetto o Champions? «Sono in una squadra abituata a vincere e dovrò dare il meglio per tutti gli obiettivi. Credo che la squadra da un po' di anni stia facendo grandi cose e bisogna continuare su questa falsa riga. Tutti sognano di vincere la Champions, ma non si può fare così dall'oggi al domani. Ci sono tante squadre che la vogliono, e noi facciamo parte di queste. La Juve è arrivata due volte in finale nelle ultime tre stagioni... Però anche la Serie A è importante, è il nostro pane quotidiano per presentarci bene in Champions League. Con questa squadra credo e spero di poter vincere tanti trofei».

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JUVE DI FRANCIA - «È un enorme orgoglio fare parte di questa squadra, è un piacere. I gandi campioni francesi del passato bianconero sono un ottimo augurio per il futuro. Sono orgoglioso di fare parte di questa schiera di calciatori francesi che hanno lasciato la propria impronta in questo club prestigioso».

MATUIDI IN CAMPO - «Per me è indifferente lo schema, in Francia ho l'abitudine di giocare a 2, nelle squadre di club a 3. Le due posizioni vanno entrambe bene, sarà poi l'allenatore a fare le sue scelte tattiche. Io sono un giocatore e cercherò sempre di rispondere presente».

COME DIDIER - «Sì, ho avuto modo di parlare con Deschamps, mio allenatore nella Francia. Era importante per me aver ricevuto informazioni sul club, è importante evolvermi in un nuovo contesto, visto che si va verso la Coppa del Mondo. Anche se avevo già preso una decisione, volevo confrontarmi con lui. Mi ha detto solo cose belle sulla Juve. E' un caso che abbia preso quello che era il suo numero, il 14: lo porto da anni».

UN ANNO FA - Sulle possibilità di arrivare prima alla Juventus: «Magari il Psg prima non voleva cedermi, ma meglio tardi che mai. Sono molto felice di essere qui». A proposito dei suoi nuovi compagni: «Ogni squadra è differente, ogni squadra ha una sua cultura. E' una sfida ambiziosa, sarà bello adattarsi. Sono stato accolto alla grande dai compagni e sarà semplice trovare l'intesa sul campo».

ORGOGLIO - Matuidi: «Buongiorno», esordisce in italiano Matuidi. «E' vero ho giocato contro la Juve, ma conosco la squadra ormai da tempo. È una grande società che ha sempre l'abitudine di andare avanti in Champions, di vincere lo scudetto. È stato naturlae venire qui, vestire questa maglia. Ci soono stati giocatori importanti qui, sono molto felice di essere accanto a questi grandissimi giocatori, in questo stadio con questi dirigenti. Non ho mai avuto il minimo dubbio

Juve, Matuidi: 10 milioni di bonus con l'80% delle partite

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TORINO - «Forza Juve!»: è la frase di Blaise Matuidi con cui si chiude il #MatuidiDay, la presentazione del nuovo centrocampista della Juventus presentato ufficialmente prima la stampa e poi allo Store dell'Allianz Stadium. I primi 35 fan che acquisteranno la sua maglia personalizzata potranno farsela autografare direttamente. Ecco i principali passi della conferenza stampa di Matuidi, che abbiamo seguito in diretta.

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ESORDIO ALL'ESTERO - Sulla tardiva prima esperienza fuori dalla Francia: «Come spesso si dice, "meglio tardi che mai". Credo facesse parte del mio destino, probabilmente voleva che a 30 anni approdassi alla Juventus, non credo che la cosa mi causerà dei problemi. Credo che mi adatterò molto velocemente, anche se sarà il campo a dare il responso. Proverò a integrarmi velocemente anche con la lingua, credo non sarà difficile, riesco già a capire un po' l'italiano. Ma è chiaro che sono le prestazioni sul campo che la diranno lunga sulla mia permanenza o meno e starà a me dare il meglio di me stesso».

EX DANI - Interrogato sull'addio polemico di Dani Alves. «Io ho trovato un club molto organizzato, tutto va bene, non ho alcuna preoccupazione. L'accoglienza di dirigenti e giocatori è stata fantastica, e sono contento di far parte di questa famiglia. Dani Alves mi ha sempre detto solo grandi cose della Juventus».

L'ITALIA - Cosa pensa dell'Italia? «Ho avuto una grandissima accoglienza, sono tutti molto socievoli. Sono particolarmente elettrizzato per questa nuova stagione. Ho provato tante emozioni per il saluto del Psg, ho passato 6 anni magnifici lì. È stato un bell'omaggio sia dei tifosi che del club, ma è il passato. Ora sono alla Juventus e voglio aiutare la squadra a raggiungere grandi risultati»

SOGNO CHAMPIONS - Scudetto o Champions? «Sono in una squadra abituata a vincere e dovrò dare il meglio per tutti gli obiettivi. Credo che la squadra da un po' di anni stia facendo grandi cose e bisogna continuare su questa falsa riga. Tutti sognano di vincere la Champions, ma non si può fare così dall'oggi al domani. Ci sono tante squadre che la vogliono, e noi facciamo parte di queste. La Juve è arrivata due volte in finale nelle ultime tre stagioni... Però anche la Serie A è importante, è il nostro pane quotidiano per presentarci bene in Champions League. Con questa squadra credo e spero di poter vincere tanti trofei».

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