TORINO - La 10 logora chi non ce l’ha. Questo almeno sembra valere per Paulo Dybala, a cui la Juventus ha affidato la maglia che fu di Sivori, Platini, Baggio e Del Piero. Nomi che sono nella leggenda, come nella leggenda punta ad entrare la ‘Joya’ che sembra avere tutte le qualità per scrivere altre pagine gloriose del club bianconero. E magari salire un giorno su quel tetto d’Europa da cui l’anno scorso la truppa di Allegri è caduta sul più bello, nella finale di Cardiff persa contro il fenomenale Real Madrid di Zinedine Zidane, che a Torino aveva invece sulle spalle quel 21 che Dybala aveva scelto nelle sue prime due stagioni juventine proprio in onore del francese e di Pirlo. Solo numeri? Non proprio così se andiamo ad analizzare il folgorante avvio di stagione della ‘Joya’, che invece di farsi schiacciare dal peso del mito è parso giocare persino con più leggerezza del solito e ha deliziato i suoi tifosi con colpi di alta scuola e gol.