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VINOVO - Massimiliano Allegri pensa al debutto di domani contro il Cagliari e lascia la dirigenza lavorare sul mercato, anche se ammette che «a metà campo abbiamo bisogno di un giocatore in più» oltre a Matuidi. Unica concessione alla campagna acquisti, per il resto concentrazione massima sul campionato. «Noi i favoriti? Dico sì se tutti (lo ripete tre volte) ci mettiamo con le orecchie basse e lavoriamo con equilibrio. Non siamo favoriti se affrontiamo la stagione con presunzione e partendo dal fatto che la Juve vince di sicuro. Di sicuro non c'è niente. Noi abbiamo zero punti come Cagliari, Milan, Roma... E quest'anno sarà un campionato più equilibrato, dove la media scudetto si abbasserà un pochino».
La probabile formazione contro il Cagliari
Una settimana fa, alla vigilia della Supercoppa, il tecnico livornese faceva leva sulla rabbia del dopo Cardiff, adesso insiste sulla presunzione da combattere e sulla fiducia da ritrovare. «E’ un messaggio che vale per tutti, per me stesso e l’ambiente: per rimanere a certi livelli in Europa l’equilibrio mentale è fondamentale. E possiamo fare una grande Champions solo se affrontiamo il campionato nei migliori dei modi. Ogni debutto è un’incognita, dobbiamo partire bene contro il Cagliari per ritrovare la fiducia che il ko contro la Lazio ci ha tolto. Nessuno si aspettava che potessimo perdere, quando pensi di vincere perdi, questa è la differenza tra una squadra presuntuosa e superficiale e una squadra attenta».
Nessuna indicazione sulla formazioni, Allegri attende l’allenamento di oggi pomeriggio per scegliere di undici da schierare domani. Riparte dal 4-2-3-1, con Marchisio che insidia Khedira a centrocampo e Douglas Costa la maglia di Cuadrado, ma c'è pure il ballottaggio Lichtsteiner-De Sciglio. In attacco il tecnico punta tutto su Dybala e la sua nuova 10. «Paulo non ha ricevuto pressioni perché ha carattere straordinario e va dritto all’obiettivo. Gli ho detto che questa può essere per lui l’annata della consacrazione. Deve confermarsi in Italia e soprattutto in Europa, però farebbe un errore a pensare di essere arrivato al massimo».