Inter, De Vrij: «In nerazzurro per Spalletti, Icardi è tranquillo e gioca bene»

Il difensore olandese, in un'intervista su DAZN, parla del capitano nerazzurro e svela l'attaccante per lui più difficile da marcare
Inter, De Vrij: «In nerazzurro per Spalletti, Icardi è tranquillo e gioca bene»© Marco Canoniero

TORINO - "Icardi si allena bene, gioca bene. E' tranquillo, non l'ho visto diversamente". Così Stefan De Vrij, difensore olandese dell'Inter, in un'intervista su DAZN. 

MIGLIORARE SEMPRE - Non si è voluto sbilanciare su Godin, se sia davvero lui quel che manca alla difesa dell'Inter per l'olandese non è dato sapere. Ma si può sempre migliorare, ha spiegato. "Riguardo sempre le partite per capire le scelte che faccio e che facciamo come linea difensivaè tutta una questione di dettagli, di capire quando scappi o quando accorci. Quando ero più piccolo, se sbagliavo ci rimanevo male, mi portavo dentro il ricordo e si vedeva negli allenamenti e nelle partite successive. Ora penso in un modo diverso, ho capito che il passato non posso cambiarlo".

LA CHIAMATA DI SPALLETTI - All'Inter, ha detto, è arrivato dopo una chiamata di Spalletti. "Mi ha convinto, mi ha detto perché dovevo venire all'Inter, per la crescita mia e della squadra. Anche se non è l'unica cosa a cui ho pensato nel decidere, non scegli una squadra solo per un allenatore, ma per tutto quanto". Nelle 14 presenze in campionato, ha ripagato la fiducia con oltre 61 passaggi di media a partita in Serie A. 

INTER-NAPOLI - L'olandese è tornato anche sull'espulsione di Koulibaly durante la sfida di San Siro contro il Napoli a Santo Stefano, di cui si parla per gli scontri prima del match e i cori durante la partita all'interno dello stadio. "Quando l'arbitro fischia l'inizio, vedo solo la palla, i compagni e gli avversari - ha detto -. Sinceramente durante Inter-Napoli non ho sentito i fischi (a Koulibaly), quando ha preso il rosso ci ho pensato un attimo ma non ero sicuro. Ho visto solo la notizia a fine partita, ho capito dopo quel che era successo".

DIFFICILE MARCARE SUAREZ - In questi anni si è trovato a marcare alcuni degli attaccanti migliori al mondo. "E' sempre una sfida, è bello. Uno dei più difficili da fermare è sicuramente Suarez, perché ti viene addosso, ti fa le finte, poi va sempre verso la porta"

DE LIGT - De Vrij confessa anche di essere un viaggiatore curioso, di essersi divertito a Cuba, di aver scoperto natura e cultura a Bali dove tornerebbe volentieri, e racconta il desiderio di un viaggio in Africa, magari per un safari. Gli chiedono anche di Matthias De Ligt, difensore classe 1999 dell'Ajax già arrivato in nazionale maggiore e vincitore dell'ultima edizione del Golden Boy. "E' fortissimo, vista poi la sua età. E' impressionante, forte anche fisicamente, poi come mentalità, come persona mi ha impressionato ancora di più. Mi trovo molto bene con lui anche fuori dal campo, parliamo molto, gli ho detto che può chiamarmi se posso aiutarlo in qualche modo".

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