Inter, i buu diventano Brothers Universally United

E domani San Siro sarà tappezzato da buuu contro il razzismo. «E' una campagna anche aggressiva, ma vogliamo imporre il nostro grido contro il razzismo. L'urlo spregevole, il "buu razzista" diviene nella campagna un grido di inclusione», sottolinea Matteo Pedinotti

Dal nostro inviato
APPIANO GENTILE. La mobilitazione contro ogni discriminazione da parte del club nerazzurro è totale. Da stamani è su tutti i social il video che descrive lo spirito della campagna decisa da Suning contro i “buu” diventati,   “Brothers Universally United”, slogan basato sui principi fondativi del club nerazzurro. «E’ una campagna anche aggressiva, ma vogliamo imporre il nostro grido contro il razzismo. L’urlo spregevole, il “buu razzista” diviene nella campagna un grido di inclusione», sottolinea Matteo Pedinotti, responsabile della media house nerazzurra. Protagonista del video è Steven Zhang, promotore della campagna, tra i giocatori che hanno dato il loro volto all’iniziativa pure Mauro Icardi e chi ha fatto la storia del club da Zanetti, a Figo fino a Samuel Eto’o. Messaggio unito dall’hashtag #NoToDiscrimination. E domani durante il match con il Sassuolo lo stadio sarà tappezzato da buu (la campagna si basa anche sullo slogan “scrivi buu e non urlarlo mai più”. Tra l’altro i giocatori andranno in campo con una patch studiata ad hoc dal club mentre i dirigenti indosseranno una spilla sempre avente come tema la campagna anti discriminazione voluta dal club per evitare che possa ripetersi quanto accaduto all’indirizzo di Koulibaly durante la gara con il Napoli. Una campagna, che assicurano all’Inter, sarà duratura nel tempo.
S.P.

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