La Fiorentina piange Barone e Commisso riflette: sta pensando di cedere il club

La scomparsa del dirigente apre un vuoto difficilmente colmabile. A Pradé, Burdisso e Ferrari il compito di seguire parte sportiva e mercato

La morte di Giuseppe Barone apre un vuoto nella Fiorentina, non solo dal punto di vista umano. Il direttore generale viola era il motore che mandava avanti tutta la macchina viola in ogni comparto. Sue le idee, suo il controllo, sua la supervisione, dall'area tecnica alle riunioni e i sopralluoghi sulle infrastrutture, giornate intere dedicate alla Fiorentina dall'alba alla sera tardi attraverso un filo diretto con Rocco Commisso. La sua morte, dunque, lascia punti interrogativi sugli scenari futuri.

Fiorentina, Commisso e le scelte per il futuro

C'è intanto una stagione da portare a termine e saranno il ds Daniele Pradè e il dt Nicolas Burdisso a seguire la parte sportiva e la squadra che ora più che mai cercherà di centrare quegli obiettivi per cui lavorava anche Barone. Saranno loro a fare il mercato per la prossima stagione e ad affrontare i tanti casi contrattuali caldi e spinosi, dalle scadenze, ai prestiti, fino al nodo allenatore. E Daniele Pradè sarà colui che rappresenterà la Fiorentina anche in Lega, magari affiancato dal responsabile della comunicazione Alessandro Ferrari che con il dg ha seguito, passo dopo passo, tutte le battaglie affrontate dalla Fiorentina e che anche internamente sarà il punto di riferimento. Il presidente Rocco Commisso e la moglie Catherine, che ha spesso consigliato e affiancato il dg nelle scelte sulle infrastrutture, arriveranno oggi a Firenze e l’imprenditore dovrà decidere se inserire in società, a colmare la perdita del suo braccio destro, qualche dirigente di fiducia della Mediacom.

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Fiorentina, le ipotesi: Commisso può passare la mano

Il nome più accreditato è quello di Joe Appio, suo vice nella grande azienda americana, che più volte è stato a Firenze e che ha sempre avuto un ruolo importante nelle vicende viola. L'altro dirigente che a Firenze è stato presente soprattutto nei primi anni è Mark Stephan che nell'organigramma societario figura come amministratore delegato e esperto della parte amministrativa, finanziaria e gestionale. Sarà comunque con loro e con i collaboratori di Firenze che Commisso deciderà il futuro della Fiorentina.

Il patron, che di Barone si fidava ciecamente tanto da difenderlo anche dalle recenti critiche cui è andato incontro dopo il mancato colpo sul mercato di gennaio, vive in America e, viste anche l’età e la salute a volte precaria, difficilmente riuscirebbe a gestire il club. Ecco perché il dolore per la perdita della sua longa manus a Firenze potrebbe portare Rocco Commisso alla decisione di passare la mano e cedere il club. D’altronde in questi anni voci di vendita ci sono già state anche se Commisso le ha sempre rispedite al mittente.

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La morte di Giuseppe Barone apre un vuoto nella Fiorentina, non solo dal punto di vista umano. Il direttore generale viola era il motore che mandava avanti tutta la macchina viola in ogni comparto. Sue le idee, suo il controllo, sua la supervisione, dall'area tecnica alle riunioni e i sopralluoghi sulle infrastrutture, giornate intere dedicate alla Fiorentina dall'alba alla sera tardi attraverso un filo diretto con Rocco Commisso. La sua morte, dunque, lascia punti interrogativi sugli scenari futuri.

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C'è intanto una stagione da portare a termine e saranno il ds Daniele Pradè e il dt Nicolas Burdisso a seguire la parte sportiva e la squadra che ora più che mai cercherà di centrare quegli obiettivi per cui lavorava anche Barone. Saranno loro a fare il mercato per la prossima stagione e ad affrontare i tanti casi contrattuali caldi e spinosi, dalle scadenze, ai prestiti, fino al nodo allenatore. E Daniele Pradè sarà colui che rappresenterà la Fiorentina anche in Lega, magari affiancato dal responsabile della comunicazione Alessandro Ferrari che con il dg ha seguito, passo dopo passo, tutte le battaglie affrontate dalla Fiorentina e che anche internamente sarà il punto di riferimento. Il presidente Rocco Commisso e la moglie Catherine, che ha spesso consigliato e affiancato il dg nelle scelte sulle infrastrutture, arriveranno oggi a Firenze e l’imprenditore dovrà decidere se inserire in società, a colmare la perdita del suo braccio destro, qualche dirigente di fiducia della Mediacom.

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