Serie A Fiorentina, Thereau: «L'Europa sarebbe un regalo per me»

L'attaccante: «Siamo lì e già la prossima partita, per quanto non decisiva, ci dirà cosa vogliamo fare»
Serie A Fiorentina, Thereau: «L'Europa sarebbe un regalo per me»

FIRENZE - "L'Europa per noi è un obiettivo importante da raggiungere. Ci sono quattro o cinque squadre che lotteranno: Atalanta, Udinese, Sampdoria e Bologna. Siamo lì e già la prossima partita, per quanto non decisiva, ci dirà cosa vogliamo fare. Con quello che è successo nello scorso mercato, i tanti giocatori che sono arrivati, sarebbe una bella cosa qualificarsi per l'Europa. Un gran regalo anche per me". L'attaccante della Fiorentina, Thereau, fa così il punto della situazione in casa viola, ai microfoni di Radio Bruno: "Il nostro campionato sta andando come si aspettavano gente, società e mister. Abbiamo cambiato molto: sono arrivati giocatori che non conoscevano il calcio italiano. Forse avremmo meritato 2-3 punti in più, saremmo stati più felici. Penso alla gara in casa col Genoa, speriamo di andarci a prendere i punti persi già da domenica in casa con la Samp".

TUTTO SULLA FIORENTINA

VERSO LA SAMPDORIA - "Nella scorsa estate ero vicino a firmare con la Sampdoria. Poi è arrivata la chiamata di Pioli. Mi ha spiegato il progetto e che aveva voglia di avermi con lui: ho fermato tutto firmando lo stesso contratto che avrei fatto alla Samp.Sono contento di essere qui, mi è sempre piaciuta la Fiorentina e il calore dei suoi tifosi. Alla fine ce l'ho fatta, era destino venire qui".

CALCIOMERCATO

LA SQUADRA - "Simeone? E' devastante in area. Anche in allenamento ti colpisce per la capacità di prendere il tempo all'avversario. Veretout non lo conoscevo, ne avevo sentito parlare e mi ha impressionato fin dal primo allenamento. E' aggressivo e ha un buon piede, si è ambientato bene nel calcio italiano. Eysseric? Io dopo i primi sei mesi in Italia chiesi al mio procuratore di andare via. In Italia c'è tanta tattica e senza parlare la lingua è ancora più difficile. Forse non è il calcio più divertente, ma sicuramente è tra i più difficili. Ho detto a Eysseric di non pensare di non farcela: imparando la lingua e i ritmi di allenamento potrà far vedere il suo valore già dai prossimi mesi".

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