Dopo Jurgen Klopp, anche Gian Piero Gasperini ha parlato a Sky Sport alla vigilia di Liverpool-Atalanta. L'allenatore nerazzurro, reduce dalla doppia sconfitta contro Fiorentina e Cagliari, sarà chiamato ad una vera e propria impresa contro i favoriti per la vittoria finale dell'Eurpopa League. L'Atalanta si è qualificata ai quarti di finale della competizione dopo aver eliminato lo Sporting Lisbona nel turno precedente, mentre i Reds si sono imposti con un impressionante 11-2 complessivo contro lo Sparta Praga.
Atalanta, Gasperini: "Finalmente vedrò Anfield"
L'allenatore ha raccontato così le emozioni di giocare per la prima volta in un Anfield tutto esaurito: "Essere qui è sempre un'emozione, parliamo di uno degli stadi più belli d'Europa. La scorsa volta non c'era il pubblico ed è stato un rammarico, ora vedremo il vero Anfield". Quindi Gasperini ha spiegato le differenze rispetto al primo incrocio quattro del 2020: "Giochiamo contro i primi in Premier e contro il modello di calcio più bello per come interpretano le partite e per l'intensità che ci mettono. Dovremo fare il massimo per fare bella figura. Le squadre sono cambiate tanto rispetto a 4 anni".
Atalanta, Gasperini: "Dobbiamo riscattarci"
Gasperini si è quindi espresso sul momento di forma della sua squadra: "Le ultime due sconfitte contro Fiorentina e Cagliari hanno cancellato la vittoria di Napoli di una settimana fa. Domani giocheremo la gara cercando di riscattarci, perdere nei minuti finali è stata dura. Si gioca talmente tanto che non fai a tempo a gioire per una vittoria che magari arriva subito una sconfitta. L'umore può cambiare rapidamente, ma questa è la forza del giocare tante competizioni. Non gioire troppo quando vinci e non deprimerti quando perdi".
Atalanta, Gasperini: "Klopp ha definito un'epoca"
Infine Gasperini si è speso in grandi complimenti per Jurgen Klopp: "Lui ha un'identità precisa, già dal Borussia Dortmund. Poi qua a Liverpool ha definito un'epoca. Loro hanno altre possibilità rispetto a noi, l'Atalanta deve vendere per ringiovanirsi e riproporsi. Detto questo le sue squadre hanno sempre un'identità fantastica e sono spettacolari, per questo è un riferimento. Dice spesso che il dato che lo rende più felice è quando i suoi ragazzi corrono più degli altri e questo lo racconta bene. Ha fatto un lavoro straordinario".