Il contatto Mina-Alcaraz: l'audio del VAR
Ecco, invece, cosa si sono detti arbitro e sala VAR in occasione del contatto tra Mina e Alcaraz nell'area di rigore rossoblù, con il calciatore del Cagliari che colpisce con il braccio la parte alta della fronte del centrocampista della Juve. Il direttore di gara afferma subito: “Niente!”. “Niente, bravo!” conferma il guardalinee Baccini. Così, mentre si sente Piccinini dire ai giocatori bianconeri "Niente, niente, no no no, si tiene la faccia ma è niente. E' rimasto a terra in area", inizia l'analisi in sala VAR con Chiffi e Valeri che concordano per il Silent check e per non richiamare l'arbitro alla On Field Review: “No vabbè, palla piena, contestuale, una strisciata e poi…vai di nuovo un attimo, ma…no, no, no, prende la palla, sì sì, tutto ok Piccio“.
Il commento di Tommasi sul contatto Mina-Alcaraz
In questo caso, il vicecommissario CAN, non sembra essere d'accordo con la decisione presa da Piccinini ma ha 'salvato' l'operato in sala VAR: “Sia Piccinini che l’assistente uno di cui sentite la voce sia in sala VAR adottano una lettura simile. Diciamo che è una situazione molto complessa, gli organismi internazionali parlano di “uso illegale delle braccia” in tutte quelle situazioni in cui si tenta anche di giocare il pallone – e in questo caso ci riesce, infatti Piccinini, Baccini e in sala VAR vedono la contestualità dell’intervento con il colpo di testa e quindi lo reputano regolare" ha spiegato Tommasi. Il vicecommissario CAN ha poi aggiunto: "La lettura che facciamo noi della commissione, che è parallela e conseguente a quanto ormai da anni emerge dal tema dell’uso illegale delle braccia a livello internazionale, è di una situazione sicuramente difficile ma punibile per il semplice motivo che in questo caso Mina deve avere, pur nella volontà di giocare il pallone, il controllo del proprio corpo e delle proprie braccia pari a un intervento basso. Può essere come uno step on foot, che pur nel tentativo di giocare il pallone, anche se ci riesci, ma se l’intervento avviene con noncuranza verso l’avversario…in questo caso vediamo che pur essendoci le attenuanti della non velocità perché la situazione è statica, sono due calciatori che saltano contestualmente, e della volontà di giocare il pallone, c’è l’aggravante però di un’eccessiva intensità dell’uso del braccio che finisce sulla testa dell’attaccante Alcaraz e diviene punibile come intervento imprudente e quindi calcio di rigore e ammonizione. Ripeto, una situazione di estrema difficoltà. La ratio della norma internazionale è la tutela dell’incolumità fisica dei calciatori e seppur Mina ha tutto il diritto di giocare il pallone deve porre attenzione anche alle conseguenze che può portare l’utilizzo delle proprie braccia o, in altri casi, dei piedi o delle gambe. Situazione complicata, punibile, ma situazione di campo più che di VAR. È una situazione che l’arbitro vede e valuta in quel modo, che l’assistente vede e valuta in quel modo…ripeto, in base ai temi che gravitano da vari anni a livello internazionale in merito all’uso illegale delle braccia, questa è una situazione punibile con intervento tecnico e ammonizione per fallo imprudente“.